Tu sei qui: Economia e TurismoIl Guerriero lancia la sfida...
Inserito da Lello Pisapia (admin), venerdì 20 luglio 2001 00:00:00
Un'impresa, l'ennesima, compiuta da Mario Pisapia, 63enne cavese, tesserato C.S.I., da tempo protagonista di prestazioni eccezionali. Questa volta il teatro dell'exploit, però, non è stato itinerante, come in tante altre occasioni. Lo stadio "Simonetta Lamberti", infatti, ha fatto da cornice all'ultima geniale "idea" di Mario Pisapia: una "24 ore in bicicletta". Ed alla fine l'enorme fatica è stata ripagata dal record mondiale fatto registrare alla fine della terribile prova: oltre 515 i km percorsi, dato ancora più stupefacente se si tiene conto della superficie della pista di atletica, il tartan, che per le sue caratteristiche poco si presta a simili prestazioni. Ma che tipo di preparazione è necessaria per compiere simili imprese? Qual è il segreto per poter affrontare e vincere tali sfide? Lo abbiamo chiesto direttamente a Mario Pisapia, che ci ha rivelato particolari molto interessanti.
"Per molti mesi - ci rivela il nostro eroe - mi sono allenato 15 ore al giorno, facendo ginnastica, nuoto, corsa podistica e percorrendo oltre 26000 km in bicicletta. Tutto ciò per avere una preparazione fisica ideale, che da sola, però, non basta. E' necessario avere, infatti, una forza mentale notevole, in grado di aiutarti quando inevitabilmente, nel corso di prestazioni così prolungate e faticose, ti ritrovi ad affrontare dei momenti di crisi. Ed è proprio in frangenti simili che viene fuori il "guerriero" che c'è in me; anche in quest'occasione ho dovuto superare alcuni momenti critici e se sono riuscito a farlo devo ringraziare la mia enorme forza di volontà".
Ma entriamo più nel dettaglio dell'impresa compiuta; andiamo a scoprire le caratteristiche della bici usata, il tipo di alimentazione e tanti altri particolari tecnici. "Ho utilizzato una bici di 7 kg, priva di freni e di cambio, con un solo rapporto montato: il 52/13. Ho preferito affrontare la prova sempre in ottava corsia, quella più esterna, in modo da non dover ridurre la velocità in prossimità delle curve. Inoltre, ho percorso la pista da sinistra verso destra, cioè in senso opposto rispetto a quello normale, perché, essendo io mancino, ho volutamente adottato questa soluzione a me più congeniale, anche per non affaticare eccessivamente la gamba sinistra, operata poco più di un anno fa. Per quanto concerne l'alimentazione, durante la notte (n.d.r.: la prova è iniziata alle 21.00 di sabato 14 luglio) ho assunto proteine e carboidrati; in seguito, nella giornata di domenica, ho fatto abbondante ricorso alla frutta, che contiene zuccheri ed acqua, l'unico rimedio alimentare per fronteggiare il grande caldo. Ecco, tutto ciò rappresenta il mio doping, la mia creatina; io non ho mai avuto bisogno di medici sportivi al seguito. Anzi, alcuni di questi personaggi hanno contribuito a distruggere la cultura dello sport, introducendo pratiche poco lecite che portano alla rovina. Quelle persone che, per ottenere determinati risultati, fanno ricorso al doping - è l'amara riflessione di Mario Pisapia - non hanno né cuore né attributi".
Un personaggio dalle imprese stupefacenti; citarle tutte sarebbe difficile. Ci limitiamo solo ad alcune tra le più significative: 1) Da Nocera Superiore a San Giovanni Rotondo e da qui a Pompei in bici, con arrivo, di corsa, a Nocera dopo 18 ore e 447 km percorsi; 2) Cava-Piazza Vaticano (km 306 per un totale di 9h45m, alla media di 32 km/h); 3) Da Pietralcina a Pompei in bicicletta e da qui a Cava de' Tirreni di corsa, con un tempo totale di 6 ore.
Un grande uomo di sport, che, tanto per gradire, è anche un valentissimo istruttore di pugilato. La sua scuola, la "Boxe Pisapia", ha conseguito numerosi riconoscimenti ed ha vinto varie manifestazioni, dando i natali ad alcuni pugili di spessore nazionale. Un atleta mai domo, che già ha programmato le prossime imprese: "Nel mese di settembre - ci anticipa Mario Pisapia - farò in bicicletta nella stessa giornata Santa Lucia - San Giovanni Rotondo e ritorno. Poi, sperando di trovare uno sponsor che mi affianchi, conto di arrivare sino a Lourdes con la bici, percorrendo all'incirca 250 km al giorno. Ma c'è un'altra idea che mi attira da tempo. Per dimostrare ancor più che non è affatto vero che un uomo, arrivato a 50 anni, è sportivamente finito (almeno se si allena con la mia caparbietà ed ha la mia forza di volontà), voglio proporre una sfida, che lancerò ufficialmente a settembre. Cetara-Vietri a nuoto (4km50m); 10 km di corsa; Vietri-Sapri e Sapri-Cava in bicicletta (400 km); per finire, 15 riprese di pugilato: il tutto in successione. Aspetto solo che qualcuno, a Cava per il momento, accetti questa sfida, per poi concordare meglio modalità e montepremi. Credetemi - ci assicura Mario Pisapia - difficilmente troverò un temerario disposto a sfidarmi".
Un vulcano in eruzione, la mente del nostro campione, che, essendo un tesserato C.S.I., è seguito da vicino nelle sue imprese dal Centro Sportivo Italiano, col quale ilPortico® ha stretto un rapporto di collaborazione per il futuro. Una nostra sezione sarà interamente dedicata ai risultati, alle manifestazioni ed alle news del C.S.I.; a breve tutti i dettagli di questa operazione.
Fonte: Il Portico
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