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Lettere alla redazione

Alimentiamo il fuoco della speranza con la prevenzione

Inserito da (redazionelda), domenica 28 agosto 2016 12:23:04

di Nicola Amato*

I venti dei giorni scorsi hanno alimentato le fiamme sprigionatesi in località Cigliano fino a raggiungere attività commerciali ed edifici privati.

In pochi minuti un inferno di fuoco ha distrutto veicoli e natanti, terreni agricoli, ma, soprattutto, ha messo a repentaglio le vite di un nucleo familiare fatto bruscamente evacuare.

I segni di quanto successo saranno indelebili nella memoria dei componenti della famiglia costretta a riparare presso parenti, cosi' come nelle ferite nei terreni devastati, sulla roccia di Cigliano annerita e nelle tasche dei contadini e del titolare del deposito aggredito dalle fiamme.

Alla generosità di tanti che si sono prodigati per controllare e spegnere l'incendio va il plauso dell'intera comunità.

Questo episodio, come altri già verificatesi, ci devono far riflettere sulla cura che noi tutti abbiamo verso il nostro ambiente agricolo e montano.

Il nostro territorio è troppo prezioso per permetterci il lusso di lasciare andare in fumo ettari di terreno, agricolo e non, sebbene molte volte abbandonato a se stesso dall'incuria dei proprietari, sarebbe un tremendo affronto ai nostri genitori che tanto hanno faticato, per potercelo consegnare in buono stato.

L'abbandono dei terreni agricoli, come pure dei terreni montani, è una delle cause principali degli incendi, siano essi di natura dolosa, colposa o di autocombustione (!).

Oggi, il guadagno facile e meno faticoso, oltre alle malattie infestanti, ci fa allontanare dalla campagna lasciando che i ns giardini vengano aggrediti dalla vegetazione spontanea che soffoca le piante da frutto, ma anche agrumi, viti ed olivi. Centinaia di ettari di terreno agricolo, fonte di guadagno, ma anche di aiuto per l'economia domestica, restano abbandonati a se stessi favorendo l'annidarsi e il proliferarsi di animali, il crollo delle macere e il facile propagarsi del fuoco in caso di incendio.

Come intervenire? Prevenendo!

Bisogna utilizzare tutti gli strumenti che l'ordinamento giuridico ci dà per cercare di contenere fenomeni e situazioni di pericolo, obbligando i proprietari e possessori di terreno a pulire le macere, a procedere al taglio degli arbusti, a rimuovere tutte quelle situazioni potenzialmente a rischio; in più, in montagna, pulire il ciglio fino ad una profondità, sia a valle che a monte, di almeno 6 metri dai bordi delle strade e delle vie, in modo che il gesto inconsulto del lanciare il mozzicone di sigaretta dall'auto non produca il facile focolaio, oltre a creare un'area ove l'incendio non si propaghi con facilità.

Bisogna adeguare i regolamenti esistenti inserendo una serie di sanzioni e dare strumenti idonei agli uffici comunali per mezzo dei quali possa l'ente comune sostituirsi al cittadino riottoso ed omissivo, etc.

L'incendio provocato dall'incuria e dall'abbandono può determinare, in alcuni casi, responsabilità di diversa natura sia penale che civile.

Con una regolamentazione più incisiva si possono utilizzare sia i volontari della protezione civile, che istituire le guardie ambientali, di ausilio al personale di vigilanza impegnato, per lo più, al controllo della circolazione stradale.

Nell'immediato l'Amministrazione comunale potrebbe creare delle condotte idriche antincendio nei punti più a rischio, ove difficilmente possono giungervi autobotti, ad es. Petrito, Torello, Cigliano, Casa Rossa, Grotta di Campo, etc., nonchè acquistare tutte le attrezzature necessarie per poter intervenire efficacemente in caso di incendio. Oltre, chiaramente, procedere alla pulizia delle aree di pertinenza comunale (ad es. vicinale Grotta di Campo, vicinali di Sambuco, vicinale Castagneto, etc.) ove spesso il fuoco viene appiccato per la pulizia della via con propagazione alle aree circostanti.

Le risorse?

La stagione turistica avanzata ha portato a Ravello tanti turisti, oltre le più rosee previsioni, per cui si immagina che il gettito dell'imposta di soggiorno sia stato abbastanza importante per le casse comunali. La differenza di gettito, per questo primo anno, potrebbe essere impiegata per potenziare i servizi antincendio del paese.

In Consiglio comunale il ns gruppo voterà a favore delle variazioni di bilancio che vanno in questa direzione, oltre a dare la propria disponibilità a ricercare quelle forme giuridiche e regolamentari necessarie per intervenire in modo più incisivo.

E' chiaro che a questo deve seguire una politica agricola molto forte che dia la possibilità di rimettere a frutto tutti i terreni abbandonati (strade interpoderali, recupero sentieri e vie vicinali, contributi ai contadini per il rimpianto e il risanamento dei fondi, etc.) e far rinascere l'amore verso la nostra terra. In tal senso non faremo mancare il ns voto se gli interventi saranno diretti alla totalità della popolazione.

*Capogruppo consiliare Ravello nel Cuore

Fonte: Il Vescovado

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