Tu sei qui: Lettere alla redazioneIstituto Comprensivo Amalfi: genitori contestano scelte preside su mensa e lezioni al sabato [LA LETTERA]
Inserito da (redazionelda), lunedì 13 settembre 2021 15:39:00
Riceviamo e pubblichiamo lettera a firma di un gruppo di genitori dell'Istituto Comprensivo Statale "Gerardo Sasso" di Amalfi e dei relativi plessi di Pogerola, Conca dei Marini e Furore, che contestano alcune scelte attuate dalla dirigente scolastica, professoressa Rosa Viscardi.
"Ci rivolgiamo a questa testata giornalistica per dar voce alle nostre ragioni" fanno sapere i genitori di cui pubblichiamo integralmente, di seguito, la lettera.
"L'anno scorso, la Dirigente scolastica, prof.ssa Rosa Viscardi, sospesa la mensa per motivi di spazio (nel plesso di Amalfi) e per l'emergenza sanitaria, fissava la frequenza scolastica del sabato, chiedendo un sacrificio alle famiglie, assicurando che per l'anno successivo l'andamento scolastico avrebbe ripreso il corso ordinario.
Purtroppo, con sorpresa, ad inizio agosto, la Dirigente scolastica, ha invitato i genitori a compilare un "referendum" sulla divisione settimanale delle ore dell'imminente anno scolastico, la decisione verte su due sole varianti:
- distribuzione oraria in cinque giorni settimanali con uscita per due giorni alle ore 14.00;
- distribuzione oraria in sei giorni settimanali, replicando l'orario emergenziale dell'anno precedente (lunedì, martedì e mercoledì uscita alle ore 13.10/13,15, giovedì, venerdì e sabato uscita alle ore 12,15/12.20).
Di fronte alle due opzioni, per i genitori non vi era possibilità di scelta se non la seconda, in quanto:
- l'uscita alle ore 14/14,15, senza pasto, specie per i bambini più piccoli, sarebbe stata oggettivamente stressante;
- i bambini che prendono il pulmino, raggiungerebbero, in alcuni casi, le loro abitazioni intorno alle ore 15.
Evidenziamo inoltre che:
nella seconda parte del documento si chiariva che al Consiglio dei Docenti spettava l'ultima parola. Da qui la nostra domanda: Perché consultarci, se il nostro parere non ha peso sulle decisioni da prendere?
In ragione dell'importante necessità del sabato libero, alcuni genitori hanno avanzato una terza opzione come la reintroduzione di un rientro e pasto a carico dei genitori, in sostanza una doppia merenda.
Lamentiamo il fatto che queste nostre segnalazioni non sono state considerate, anzi ritenute nulle al fine del referendum.
Con disagio constatiamo mancanza di dialogo tra Famiglia e Scuola.
A riprova di ciò evidenziamo che tre genitori eletti nel consiglio d'istituto, hanno rassegnato le dimissioni per l'impossibilità di un confronto aperto e fattivo con la Dirigente.
Inoltre, ci siamo adoperati per formulare una lettera spedita con PEC, perché fosse letta alla riunione con i docenti della primaria. Non abbiamo avuto né risposta, né numero di protocollo. Non sappiamo se sia stata letta o discussa, l'unica cosa che abbiamo appreso dal documento pubblicato sul sito di codesto Istituto comprensivo, è che l'orario per l'anno scolastico 2021 - 2022 è lo stesso dello scorso anno, cioè non prevede il sabato libero, né altri suggerimenti avanzati dai genitori.
Vi sono altre modalità per la gestione dell'orario scolastico:
- le 27 ore possono essere distribuite diversamente, così come attuato da Comuni limitrofi o nel resto d'Italia.
- si potrebbe uscire tutti i giorni alle 13.30
- si potrebbero fare unità orarie di 50 minuti e non di 60 minuti.
- si poteva attivare la mensa, per la quale il Comune si è adoperato, ma per la quale, la Dirigente, a suo dire: "non ne vuole sentire parlare per le elementari" per l'emergenza e per la mancanza di organico. Sarebbe il caso di approfondire questa carenza. L'insufficienza era nota già dallo scorso anno, perché non è stata trovata una soluzione? C'era tutto il tempo necessario! E qualora non avessimo avuto un'aula mensa, ogni classe poteva mangiare nella propria aula, come da noi richiesto, per avere anche un maggiore controllo, senza che le classi convergessero in un'unica sala.
La Dirigente scolastica si ostina a difendere le sue proposte per via dell'emergenza Covid. Ma non possiamo non obiettare che tale emergenza vede coinvolto il resto dell'Italia, e non solo, eppure la mensa continua!
Ora, mensa o meno, a noi come genitori, interessa che il sabato sia libero: i bambini ne hanno bisogno per riposo e sfogo psicofisico, perché non possono addossarsi il peso dei compiti anche la domenica, costringendo l'intera famiglia a capitolare rinunciando a gite, o semplicemente, al piacere di stare insieme.
Altro deterrente che induce a scegliere la frequenza di solo 5 giorni settimanali giorni (lunedì/venerdì) è il traffico: da settembre ad inizio novembre, così come tra marzo e giugno, il fine settimana è particolarmente affollato, e questo sì che costituisce un'eventuale fonte di contagio per i bambini a bordo dello scuolabus, mentre per altri accompagnati dalle famiglie vi sarà il disagio delle code.
Crediamo che le nostre preoccupazioni sono fondate con la speranza sempre di avere un anno scolastico sereno. La scuola è fatta dai nostri bimbi e dalla interazione tra Essa e le famiglie. Non ci aspettiamo grandi risultati da questa lettera ma almeno abbiamo modo di far conoscere i nostri disagi.
Grazie".
Fonte: Il Vescovado
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