Flusso di Coscienza"Meglio Legale", la Costa d'Amalfi si attiva per il referendum su depenalizzazione uso cannabis

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"Meglio Legale", la Costa d'Amalfi si attiva per il referendum su depenalizzazione uso cannabis

«Il paradosso della legge italiana è che è consentito fumare ma non coltivare la cannabis per uso personale. Noi non intendiamo incentivare l’uso della cannabis ma riteniamo urgente affrontare seriamente un tema che riguarda la salute pubblica, la giustizia, la sicurezza. Soprattutto, vogliamo combattere la criminalità organizzata che attanaglia il nostro Sud».

Inserito da (Maria Abate), lunedì 13 settembre 2021 14:36:43

Bastano 500.000 firme per dare la voce al popolo italiano e votare per il referendum sulla depenalizzazione dell'uso della cannabis.

In Costiera Amalfitana, il Collettivo UANM di Praiano, l'Associazione Atypical di Minori e il gruppo politico di minoranza Su Per Positano appoggiano la campagna referendaria promossa da un gruppo di esperti coordinati dalle associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone e Società della Ragione con il sostegno di +Europa, Possibile, Radicali italiani, Sinistra italiana, Rifondazione comunista e Potere al Popolo.

"Sono 6 milioni i consumatori di cannabis in Italia, tra questi anche moltissimi pazienti spesso lasciati soli dallo Stato nell'impossibilità di ricevere la terapia, nonostante la regolare prescrizione. Questi italiani hanno oggi due sole scelte: finanziare il mercato criminale nelle piazze di spaccio o coltivare cannabis a casa rischiando fino a 6 anni di carcere. Un dibattito che non può più essere rimandato e deve essere affrontato con ogni strumento democratico". Questo un estratto del comunicato stampa dell'Associazione Luca Coscioni.

«Il paradosso della legge italiana è che è consentito fumare ma non coltivare la cannabis per uso personale. Questo significa - spiegano i gruppi costieri - che lo stato induce il consumatore ad acquistarla illegalmente da pusher e piazze di spaccio, correndo rischi in termini di salute e sicurezza e contribuendo alla crescita di organizzazioni criminali nazionali e internazionali. Noi non intendiamo incentivare l'uso della cannabis ma riteniamo urgente affrontare seriamente un tema che riguarda la salute pubblica, la giustizia, la sicurezza. Soprattutto, vogliamo combattere la criminalità organizzata che attanaglia il nostro Sud».

Questa, dichiarano, è «una sfida contro il tempo. Abbiamo meno di 20 giorni per scrivere un'importante pagina della storia italiana. 20 giorni che potrebbero superare anni di immobilismo parlamentare, ingabbiato tra slogan e facile retorica».

Come per il referendum sull'eutanasia legale, che ha raccolto un milione di firme in poco più di un mese, è nata spontaneamente una rete di associazioni, collettivi, comitati e semplici cittadini e cittadine. Per far parte di quest'onda democratica che sta investendo tutta Italia basta andare sul sito https://referendumcannabis.it e votare. È importante anche donare, perché la piattaforma ha un costo e ogni firma costa circa 1€.

«Il nostro è anche un appello a chi è contrario all'uso della cannabis. La questione è molto più ampia e tocca tanti temi, bisogna solo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e affrontare il problema senza volgere sempre lo sguardo altrove», chiosano i promotori della Costa d'Amalfi.

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