Lavoro e FormazioneNuove regole per contrastare il lavoro in nero: inasprimento delle sanzioni

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Nuove regole per contrastare il lavoro in nero: inasprimento delle sanzioni

Con l'entrata in vigore del Decreto-legge n. 19/2024, noto come Decreto PNRR 4, il governo italiano inasprisce le sanzioni amministrative nei confronti dei datori di lavoro che impiegano lavoratori in nero. L'aumento delle multe è parte di un più ampio sforzo per combattere il lavoro sommerso e irregolare.

Inserito da (Admin), mercoledì 20 marzo 2024 19:40:56

di Giuseppe Mormile

Dal 2 marzo 2024, il governo Meloni ha introdotto un inasprimento delle sanzioni amministrativo-pecuniarie per i datori di lavoro colpevoli di impiegare lavoratori in nero. Questa mossa, che fa parte del più ampio Decreto-legge n. 19/2024, noto anche come Decreto PNRR 4, segna un importante passo avanti nella lotta contro il lavoro irregolare e il lavoro sommerso, problemi persistenti nell'economia italiana.

In sostanza, rispetto alla precedente versione, al fine di rafforzare l'attività di contrasto del fenomeno del lavoro sommerso e irregolare e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sono aumentati del 30% gli importi delle sanzioni in caso di lavoro in nero.

Pertanto in caso di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato, dal 2 marzo 2024 le nuove sanzioni amministrative pecuniarie ammontano a:

a. da euro 1.950 a euro 11.700 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore sino a trenta giorni di effettivo lavoro;

b. da euro 3.900 a euro 23.400 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore da trentuno e sino a sessanta giorni di effettivo lavoro;

c. da euro 7.800 a euro 46.800 per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore oltre sessanta giorni di effettivo lavoro.

Le sanzioni amministrative saranno irrogate dagli organi di vigilanza che effettuano accertamenti in materia di lavoro, fisco e previdenza.

La legge prevede anche delle maggiorazioni. Secondo le indicazioni contenute nei disposti normativi, le maggiorazioni vengono raddoppiate qualora, nei 3 anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti. Intanto tra le novità introdotte dal Decreto-legge n. 19/2024, troviamo l'obbligo della cosiddetta patente a punti o patente a crediti come nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, obbligatoria per i soggetti che intendono operare nell'ambito di cantieri edili.

Ma di questo ne parleremo più in là, considerato che l'introduzione del nuovo sistema è previsto dal 1° ottobre 2024 .

Queste modifiche legislative rappresentano un chiaro messaggio ai datori di lavoro: il lavoro in nero non solo danneggia i lavoratori, privandoli di diritti e tutele, ma comporta ora anche conseguenze finanziarie più severe per chi sceglie di eludere le leggi sul lavoro.

Con questa nuova legge, il governo italiano rafforza il proprio impegno verso un mercato del lavoro più equo e trasparente, in linea con gli standard europei e internazionali.

 

Foto di repertorio by LuckyLife11 from Pixabay

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