Flusso di Coscienza#LiberiFinoAllaFine, Roberto Saviano e PIF firmano per l’Eutanasia legale a Ravello

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#LiberiFinoAllaFine, Roberto Saviano e PIF firmano per l’Eutanasia legale a Ravello

«Una serata importante ieri sera a Ravello, un’occasione unica in cui si è discusso - con Saviano e PIF - dell’importanza della libertà, in tutte le sue forme. Cosa significa e cosa comporta essere liberi? Quando possiamo definirci realmente tali? La libertà è un atto di coraggio da conquistare ogni giorno; è il diritto di vivere che, in determinate circostanze, include anche il diritto di morire», spiegano i giovani del Collettivo

Inserito da (Maria Abate), lunedì 23 agosto 2021 16:49:18

Com'è ormai noto, Roberto Saviano è stato a Ravello, ieri sera, 22 agosto, insieme a Pif, ospite all'evento 'Esercizi di libertà' organizzato dal TLon, per iniziativa dei fondatori Maura Gancitano e Andrea Colamedici.

E dopo l'evento, nei Giardini del Monsignore, ha aderito alla campagna del Collettivo UANM, che da settimane sta girando la Costiera Amalfitana per raccogliere firme per la proposta di Referendum "Eutanasia Legale" promossa dall'Associazione Luca Coscioni.

«Una serata importante ieri sera a Ravello, un'occasione unica in cui si è discusso - con Saviano e PIF - dell'importanza della libertà, in tutte le sue forme. Cosa significa e cosa comporta essere liberi? Quando possiamo definirci realmente tali? La libertà è un atto di coraggio da conquistare ogni giorno; è il diritto di vivere che, in determinate circostanze, include anche il diritto di morire», spiegano i giovani del Collettivo.

Il referendum che declama chi firma la petizione ha l'obiettivo di introdurre l'eutanasia legale tramite l'abrogazione parziale dell'art. 579 c.p. che punisce l'omicidio del consenziente.

#LiberiFinoAllaFine è l'hashtag con il quale si porta avanti la campagna firme che vuole lasciare libertà di scegliere in merito alla propria vita ai pazienti con patologie irreversibili che procurano dolori intollerabili (SLA, tetraplegia...).

Oggi in Italia, infatti, possono porre fine alle loro sofferenze solo i pazienti per cui risulti sufficiente l'interruzione delle terapie, come previsto dalla Legge 219/2017. La Corte costituzionale ha chiarito che l'aiuto al suicidio (art. 580 del Codice penale) non è punibile nel caso in cui la persona che lo richiede sia tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.

 

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