Si è svolta giovedì 12 agosto, a Furore, presso il Relais San Giacomo, nuovo, piccolo gioiellino del paese-albergo, l'assemblea regionale delle Città del Vino campane (per l'esattezza 47), chiamata a rinnovare le cariche sociali, anche in vista dell'assemblea nazionale, programmata per il prossimo ottobre a Noto, in Sicilia.

Raffaele Ferraioli, già sindaco di Furore, è stato confermato, all'unanimità, coordinatore regionale, pur avendo espresso la sua indisponibilità a ricandidarsi.

Il direttivo sarà composto da nove rappresentanti dei diversi terroirs (Cilento, Costa d'Amalfi, Terra di Lavoro, Sannio, Irpinia, Area flegrea). Al suo interno ci saranno due vice coordinatori; Marco Razzano da Sant'Agata dei Goti e Vincenzo Savino, vice sindaco di Tramonti.

I Comuni risultati presenti per personale partecipazione del Sindaco o per delega sono: Amorosi, Aquara, Avellino, Castel Campagnaro, Faicchio, Foglianise, Guardia Sanframondi, Maiori, Tramonti, Venticano, Vitulazio e Furore. All'Assemblea ha partecipato anche il sindaco di Furore, Giovanni Milo, che ha mosso dei rilievi alle modalità di svolgimento dell'incontro, tutte respinte. Su proposta di Ferraioli, Milo è stato chiamato a far parte del direttivo.

Nella sua relazione Ferraioli ha fatto presente il difficile momento che il sodalizio vive, aggravato dalla scomparsa di Paolo Benvenuti, mitico direttore, vera anima dell'associazione e di Nino d'Antonio, giornalista, amico di sempre.

"Occorre", ha osservato, il Coordinatore-ambasciatore, "ritrovarsi in piena concordia per operare tutti insieme intorno a un programma comune che persegua i seguenti obiettivi:

• Regionalizzare da un lato e internazionalizzare dall'altro l'associazione, che deve essere meglio conosciuta sia dai cittadini delle diverse città socie, sia dagli organismi a livello internazionale, la positiva esperienza fatta da Marco Razzano alla ReceVin ne è un prova e va senz'altro sostenuta;

• Fare proselitismo presso i produttori e sollecitare La loro diretta partecipazione alla vita dell'ANCV,

• Migliorare i rapporti con le Regioni e, in particolare, in Campania battersi per il rilancio delle Strade del Vino, quali strumenti di integrazione dell'offerta, molto richiesta sul mercato;

• Proporre attraverso un Protocollo d'Intesa che spedirò in bozza a Fiorello Primi, presidente del Club dei borghi più belli d'Italia la costituzione all'interno dei due sodalizi dei Borghi del buon Bere,"

Alla fine un arrivederci a Noto ha chiuso i lavori cartacei e ha aperto quelli di una degustazione delle identità golose del "Paese che non c'è".