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Scala, Costiera Amalfitana, Sant'Alfonso

1° agosto, Scala festeggia Sant'Alfonso Maria de' Liguori [PROGRAMMA]

Proprio a Scala, il 9 novembre 1732 Sant'Alfonso Maria de Liguori (1696-1787) fondò l'Ordine dei Redentoristi

Inserito da (redazionelda), venerdì 30 luglio 2021 18:52:33

Scala festeggia Sant'Alfonso Maria de' Liguori compatrono della città più antica della Costa d'Amalfi.

Proprio a Scala, il 9 novembre 1732 Sant'Alfonso Maria de Liguori (1696-1787) fondò l'Ordine dei Redentoristi. Il dottore della Chiesa rimase per molti nella cittadina costiera dove, attraverso la preghiera e la riflessione preparò le regole dell'Istituto. Già sul finire del 1729, risiedendo al cosiddetto Collegio dei cinesi (una istituzione religiosa a spirito missionario) a Napoli, il santo pensò di istituire una congregazione di sacerdoti uniti dal vincolo per la predicazione missionaria. E nel 1732 il sogno si compie. Nella Regola (in vigore prima del 1965) e nelle recenti Costituzioni, si legge: "evangelizzare pauperibus misit me". L'espressione, ripresa dal testo evangelico, racchiude la spiritualità della fondazione alfonsiana.

Povertà, defezioni e complicazioni varie non lo fecero desistere dal progetto rimanendo nella casa Anastasio con frate Vito Curzio, evangelizzando le zone limitrofe.

La vita dei primi Padri redentoristi fu particolarmente dura: chiamati da varie parti per predicare le Missioni al Popolo, vi andavano prontamente dando il meglio di loro stessi con la predicazione, le confessioni, l'amministrazione dei sacramenti e le visite agli ammalati. L'apostolato principale della famiglia religiosa, era la predicazione missionaria nei paesi dove erano chiamati.

Numerosa e particolarmente proficua fu la campagna di evangelizzazione di questo periodo.

Essere Missionario redentorista, in questo primo decennio (1732-1744) fu veramente una testimonianza, coerente ed autentica, di fede, perseveranza ma di più amore al Vangelo.

A Scala Sant'Alfonso era solito recarsi in una piccola grotta non molto distante dalla Cattedrale, oggi chiamata proprio Grotta di Sant'Alfonso, per pregare, meditare e far penitenza; in quel luogo egli ricevette molte volte le apparizione della Madonna.

Dopo le difficoltà iniziali, nel 1749 Papa Benedetto XIV approvò le Regole dell'Ordine.

Da allora, in ogni istante libero dal suo apostolato missionario, egli si dedicò a scrivere.

Ha scritto 111 opere, grandi e piccole, tra le quali spicca la sua Teologia Morale, un'opera grandiosa colma di dottrina e spiritualità.

Scrittore ma anche autore e compositore, avendo egli ricevuto un'ottima preparazione musicale, sia di un opera quale il "Duetto tra l'anima e Gesù Cristo", eseguito nel 1760, sia delle note Canzoncine simbolo di una fede profonda e semplice quali, "Quanno nascette Ninno", "O Pane del Cielo", "Gesù mio con dure funi" e tante altre.

Nel 1762 fu nominato da Papa Clemente XIII vescovo di Sant'Agata dei Goti e per obbedienza lasciò Scala dedicandosi alla nuova Diocesi e migliorandone notevolmente il patrimonio, impiegato poi successivamente dopo la grave carestia che colpì il Regno di Napoli in quel periodo.

Sopraffatto dalle gravi infermità ottenne di poter lasciare la Diocesi di Sant'Agata dei Goti e si ritirò più povero di prima a Pagani, dove morì alle 12 del 1° agosto 1787.

Sant'Alfonso fu dichiarato dapprima Beato nel 1816 e Santo nel 1839. Papa Pio IX nel 1871 lo dichiarò Dottore della Chiesa e Pio XII lo elesse nel 1950 Patrono dei Confessori e dei Moralisti e poi anche degli Avvocati e dei Giuristi.

PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI
29 - 31 luglio

Triduo di preparazione nella Grotta di sant'Alfonso

ore 18.30 Rosario e Coroncina

ore 19.00 S. Messa

Domenica 1° agosto

nascita al cielo di Sant'Alfonso

Sante Messe:

ore 8:30 Monastero delle Redentoriste

ore 8:30 S. Caterina

ore 9:30 Campidoglio

ore 10:30 Grotta di Sant'Alfonso

ore 19:00 Duomo: Solenne Concelebrazione (Dalle 16:00 alle 18:30 sarà possibile visitare la Grotta)

Fonte: Il Vescovado

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