Tu sei qui: ChiesaAmalfi celebra San Nicola nella chiesetta del Monte Falconcello
Inserito da (redazionelda), giovedì 6 dicembre 2018 10:17:08
di Giovanni Fusco
Oggi, 6 dicembre, Amalfi festeggia San Nicola.
Noto anche come san Nicola di Myra, san Nicola dei Lorenesi, san Nicola Magno, san Niccolò e san Nicolò (Patara di Licia, 15 marzo 270 - Myra, 6 dicembre 343), è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane, fu vescovo greco di Myra (oggi Demre), una città situata in Licia, una provincia dell'Impero bizantino, che si trova nell'attuale Turchia. La sua figura ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale, personaggio noto anche al di fuori del mondo cristiano.
Le sue reliquie sono conservate a Bari e Venezia, sebbene la collocazione barese sia assai più nota e celebrata. Alcune tracce di resti sono conservate in altre località italiane (come il paese molisano di Guardiaregia, che venera questo Santo come suo protettore e ne conserva un pezzetto di cuore) ed estere.
Amalfi venera San Nicola nella caratteristica chiesetta incastonata ai piedi del Monte Falconcello. Costituita da un'unica navata coperta con volta a botte, presenta decorazioni barocche. All'interno sono custodite alcune tavole rinascimentali a soggetto sacro e vi è un pavimento in ceramica della fine del XVIII sec. Il campanile, in stile moresco, è degli ultimi anni del secolo scorso. La chiesa è sede della Confraternita della SS. Trinità sin dal 1577. La confraternita di San Nicola dei Greci, a cui poi si associò il culto di San Biagio, risulta essere stata istituita nel XVI secolo. La definizione "dei greci" probabilmente serviva a distinguerne il rito praticato e dunque differente da quello latino. La dedicazione a San Nicola, inoltre, fa riferimento alla fama che si diffuse in seguito alla furtiva traslazione delle reliquie del Santo dalla città di Myra, in Turchia, a Bari tra l'XI e il XII secolo. Le insegne dei confratelli di San Nicola erano estremamente semplici in quanto non prevedevano l'utilizzo di mozzette per tutti i confratelli. Gli adepti indossavano un semplice camice con cappuccio caratterizzato da una striscia di peli bianchi all'indietro e un bastone a mo' di pellegrini, come si evince dalle Relaziones ad limina in cui si legge "... baculo in manibus ad instar peregrinorum"; soltanto il priore indossava la mozzetta color verde.
Questo pomeriggio, nella chiesa di San Nicola dei Greci, alle 16,30 la recita del Santo Rosario e della coroncina che anticipa la Celebrazione Eucaristica a cui seguirà la piccola processione con la statua del Santo che attraverserà le vie del rione Vagliendola.
Fonte: Il Vescovado
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