Tu sei qui: ChiesaAssisi: riaperta la tomba di San Francesco. E' la terza volta in 800 anni /FOTO
Inserito da (redazionelda), martedì 29 settembre 2015 15:58:27
Emozione e commozione per la grande famiglia francescana di Assisi la ricognizione dei resti mortali di San Francesco avvenuta, in gran segreto, il 25 marzo scorso. L'evento è stato rivelato soltanto nei giorni scorsi.
«Il custode ha convocato tutte le famiglie francescane presenti ad Assisi, si è vissuto un momento di preghiera e ci si è recati in pellegrinaggio nella cripta di san Francesco. È stato come rivedere la scelta della nostra vita, come rivedere il papà che ci attendeva per incoraggiarci nel cammino, per andare avanti».
Così Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento e della rivista San Francesco di Assisi, ha raccontato alcuni di quei momenti. Alla ricognizione, insieme al custode del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti, ha preso parte un unico laico, il professore Nicolò Valentino Miani, il medico che ha guidato le tre ricognizioni del 1978, 1994 e l'ultima del 25 marzo scorso, che ha constatato che negli ultimi 37 anni non vi sono stati cambiamenti di rilievo e che il corpo è in buono stato di conservazione, custodito i una teca di plexyglass (foto).
«È stato un silenzio molto forte che ha accompagnato questi momenti» ha detto Padre Fortunato che ha aggiunto: «Il Custode ha comunicato con una riunione solenne, ci ha detto che era arrivato il tempo per verificare le condizioni del corpo di San Francesco, doveva avvenire tutto in gran segreto per non creare clamore».
Padre Vladimiro Penev, con i suoi 89 anni il più anziano dei frati, arrivato ad Assisi dall'Ungheria nel 1938 (ha conosciuto Padre Bonaventura Mansi da Ravello, il custode che salvò il sacro Convento dalle bombe della seconda guerra mondiale) e che ha assistito all'ultima e alla prima ricognizione del 1978.
«Purtroppo del corpo del Santo - ha rivelato padre Vladimiro - era rimasta allora soltanto la cenere, le ossa erano dentro la cassa. A quei tempi hanno raccolto tutta la cenere che era dentro la cassa e l'hanno messa in un'ampolla. Ricordo che in quei tempi c'erano gli esercizi spirituali, vi erano tanti frati cappuccini, padri francescani dell'Osservanza e con grande commozione ci siamo riuniti attorno. Un'emozione durata giorni».
Fonte: Il Vescovado
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