di Mafalda Bruno

La Chiesa di San Pietro Apostolo, letteralmente gremita di fedeli, ha vissuto tutti i riti del Venerdì Santo tra canti e preghiere eseguiti con grande raccoglimento e preghiera.

Durante l'omelia il Parroco, don Andrea Caputo, ha invitato tutti noi presenti a non assuefarci davanti a un Dio che, per amore nostro, si è fatto crocifiggere per saldare il debito dei nostri peccati.

Dopo la lettura del "Passio", l'adorazione della Croce e la Comunione, il corteo ha sfilato per le vie del paese, illuminate solo da tanti lumini alle finestre e per strada accompagnando con canti e preghiere Gesù e sua Madre Maria Addolorata, per le 14 stazioni proprie della Via Crucis..

Cetara ha sempre osservato la liturgia della Settimana Santa, ma quest'anno si è avvertita una maggiore. profonda fede e devozione; una percezione che ha avuto la sua conferma nel vedere il popolo cetarese seguire Gesù con raccoglimento. con fede, con devozione e senza distrazioni inopportune.

Come se ci fosse una maggiore presa di coscienza davanti ad un Dio che, come ha detto il Parroco. "poteva farsi i fatti suoi, stare nella gloria " e non preoccuparsi per noi più tanto.

E invece ha "voluto" attraversare tutta l'esistenza della nostra miseria umana, vivendone ogni singola sofferenza, dolore, umiliazione, fino a morire come un reietto, un rifiuto della società.

Per questo, forse, questo Venerdì Santo 2025, per alcuni di noi resterà nel cuore, si spera, con una fede maggiore verso chi ci ha amati al punto da patire, per ognuno di noi, indescrivibili sofferenze.