Tu sei qui: ChiesaI riti della Passione ad Agerola, tra fede e tradizione
Inserito da Maria Abate (ilvescovado), martedì 15 marzo 2016 10:52:02
Torna anche quest'anno ad Agerola la Processione del Venerdì Santo, evento sempre più caratteristico e suggestivo, che richiama fin dalle origini numerosi fedeli. L'appuntamento, per una delle più antiche rappresentazioni dei Monti Lattari, è per il prossimo 25 marzo, a partire dalle 15 e 30 per la prima scena nella frazione di San Lazzaro. Un rito religioso che negli anni si è fatto tradizione ben consolidata, legando le generazioni, che lo hanno di volta in volta arricchito.
Organizzato inizialmente dal Comitato dei "Vattienti", successivamente è passato al comitato del "Venerdì Santo Agerolese", ora confluito nel Circolo Anspi di Agerola. L'attuale rappresentazione deve le sue origini al compianto don Domenico Scala, che nel lontano 1960 volle rinnovare radicalmente la manifestazione aggiungendo alla processione centenaria numerose scene recitate per rendere verosimili quei momenti ed introdusse inoltre la figura del narratore, interpretata dall'affezionato parroco per 50 anni.
Da allora, la rappresentazione conta di circa 100 figuranti, che percorrono a piedi le strade del paese dalla frazione San Lazzaro a Bomerano e ritorno (12 km) con sacrificio e devozione rinnovando la Passione e morte di nostro Signore. Tra i personaggi va sottolineata la figura di Erode, che per la 56esima volta verrà rappresentato dal veterano Antonio Mansi, ininterrottamente protagonista della processione sin dal 1960. Preponderante è la figura di Gesù, rappresentato quanto più verosimilmente possibile, che con il capo chino e a piedi nudi affronta la lenta e dolorosa agonia del calvario, tra gli sbeffeggi di Erode e la "sentenza di morte" di Pilato.
La processione sarà articolata in otto scene ed anche quest'anno attraverserà i luoghi più caratteristici del paese, con vedute panoramiche mozzafiato sulla Costiera Amalfitana.
Fonte: Il Vescovado
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