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L’elezione del successore di Pietro

Papa Leone XIV: “Una pace disarmata e disarmante. Camminiamo insieme come Chiesa missionaria”

Il cardinale Robert Francis Prevost è stato eletto Papa nel pomeriggio dell’8 maggio 2025, al quarto scrutinio del Conclave. Le sue prime parole dalla Loggia delle Benedizioni: “Aiutateci a costruire i ponti con il dialogo e con l’incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace”. È il primo Papa nordamericano e il primo a leggere un discorso scritto.

Inserito da (Admin), giovedì 8 maggio 2025 21:11:29

"La pace sia con tutti voi". Sono state queste le prime parole pronunciate da Papa Leone XIV nel suo discorso inaugurale dalla Loggia delle Benedizioni, dopo essere stato eletto oggi, giovedì 8 maggio, al quarto scrutinio del Conclave, seguito alla morte di Papa Francesco lo scorso 21 aprile.
L’annuncio dell’avvenuta elezione, dato dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti con la formula latina Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!, ha scatenato l’esultanza della folla in piazza San Pietro. Subito dopo, il nome del nuovo Pontefice: Robert Francis Prevost, nato a Chicago (Illinois, USA) il 14 settembre 1955, che ha scelto il nome di Leone XIV.
Si tratta del primo Papa nordamericano nella storia della Chiesa e del primo Pontefice a tenere un discorso inaugurale letto e non pronunciato a braccio.

Commosso, affacciandosi alla folla riunita a San Pietro, Papa Leone XIV ha ricordato la figura di Francesco, accolto da un boato e un lungo applauso della piazza: "Grazie a Papa Francesco", ha detto.
"Fratelli, sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone ovunque siano", ha detto con voce ferma.
Nel suo messaggio, della durata di circa otto minuti, il Papa ha posto al centro il concetto di pace – definita "disarmata e disarmante" – e la necessità di costruire ponti, promuovendo dialogo e unità tra i popoli: "Dio ci vuole bene. Dio vi ama tutti e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio".

"Sono un figlio di Sant’Agostino", ha affermato, ricordando le sue radici agostiniane, "e dobbiamo essere una Chiesa missionaria che costruisce i ponti, che accoglie tutti coloro che hanno bisogno, come questa piazza con le braccia aperte".
Il discorso si è concluso con un accorato richiamo alla preghiera, nel giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, e con la recita dell’Ave Maria insieme ai fedeli.
Infine, Papa Leone XIV ha impartito la benedizione apostolica e concesso l’indulgenza plenaria, raccogliendo ancora una volta il calore e l’emozione della folla.

Queste le parole integrali del nuovo Pontefice:

«La Pace sia con tutti voi.
Fratelli, sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel nostro cuore, le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi. Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio. Dio che ci ama tutti incondizionatamente.
Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole, ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva a Roma. Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero. Quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene. Dio vi ama tutti e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi, gli uni gli altri, a costruire i ponti con il dialogo, con l’incontro, unendo per essere un solo popolo, sempre in pace.
Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare anche tutti confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro.
Camminare insieme a voi come chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura per proclamare il Vangelo, per essere missionari. Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano che ha detto: "Con voi sono cristiano e per voi vescovo". In questo senso, possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che il quale, la quale Dio ci ha preparato. Alla chiesa di Roma un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme come essere una chiesa missionaria, una chiesa, una chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le faccia aperte a tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo, l’amore.
E se mi permettono anche una parola, un saluto a tutti, in modo particolare a Perù. Un popolo fedele ha accompagnato dal suo Vescovo, ha condiviso la sua fede, tanto, tanto, essendo chiesa fedele di Cristo.
A tutti voi fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo, vogliamo essere una chiesa sinodale, una chiesa che cammina, una chiesa che cerca sempre la pace, cerca sempre la carità, cerca sempre di essere vicino, specialmente a coloro che soffrono.
Oggi il giorno della supplica alla Madonna di Pompei. Nostra madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione, il suo amore. Allora vorrei pregare insieme a voi.
Preghiamo insieme per questa nuova missione, però per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo, e chiediamo questa grazia speciale di Maria, nostra madre.
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.»

Fonte: Il Vescovado

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