Tu sei qui: ChiesaSan Francesco di Sales, il Santo della parola e Patrono dei giornalisti
Inserito da (Admin), venerdì 24 gennaio 2025 21:31:26
San Francesco di Sales, nato il 21 agosto 1567 a Thorens-Glières, nell'Alta Savoia francese, rappresenta una figura centrale nella storia della Chiesa cattolica. Proveniente da una famiglia nobile, intraprese inizialmente studi giuridici a Padova, ma fu la vocazione religiosa a cambiare il corso della sua vita. Ordinato sacerdote nel 1593, si distinse subito per il suo zelo e la dedizione alla predicazione e alla cura dei malati.
In una regione fortemente influenzata dal calvinismo, Francesco accettò con coraggio la missione di rievangelizzare lo Chablais. Nonostante le resistenze e le difficoltà, utilizzò un approccio innovativo per l'epoca: la pubblicazione di manifesti e opuscoli. Attraverso questi strumenti, spiegò le verità della fede cattolica, contribuendo a ridurre l'ostilità verso la Chiesa.
Nel 1599, Francesco fu nominato vescovo coadiutore di Ginevra, città all'epoca controllata dai protestanti, e nel 1602 divenne titolare della diocesi. Durante il suo episcopato, si dedicò con instancabile impegno alla riforma del clero e alla catechesi, lavorando per avvicinare i fedeli a una vita di maggiore devozione. Tra i suoi incontri più significativi, quello con Giovanna Francesca de Chantal nel 1604, con cui stabilì una profonda amicizia spirituale e con la quale fondò nel 1610 la Congregazione della Visitazione di Santa Maria, un ordine nato per assistere i poveri e, successivamente, educare le giovani.
San Francesco di Sales fu anche un prolifico scrittore. Tra le sue opere principali, la "Filotea", una guida per vivere la fede nella quotidianità, e il "Teotimo", un trattato sull'amore di Dio che riflette la profondità del suo pensiero spirituale. Questi testi, caratterizzati da un linguaggio semplice e accessibile, gli valsero il titolo di "Dottore dell'Amore Divino".
Francesco morì il 28 dicembre 1622 a Lione. Le sue spoglie furono traslate ad Annecy il 24 gennaio 1623, dove riposano tutt'oggi. La sua eredità spirituale continua a influenzare la Chiesa, che lo ricorda come un modello di carità, umiltà e dedizione pastorale. Proclamato patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici da Papa Pio XI nel 1923, è una figura ispiratrice per chi opera nel mondo della comunicazione, grazie alla sua capacità di utilizzare la parola scritta per trasmettere messaggi di fede e amore. La sua memoria liturgica, celebrata il 24 gennaio, invita a riflettere sull'importanza di una comunicazione improntata alla verità e alla carità. La statua che lo raffigura, situata in Piazza San Pietro in Vaticano, ne simboleggia l'impatto universale e duraturo.
Fonte e foto: Basilica Papale di San Pietro
Fonte: Il Vescovado
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