Dopo accurati lavori di restauro, la statua della Vergine Immacolata ritorna nella cripta del Duomo di Scala.

La scultura in cartapesta, risalente ai primi anni dell'Ottocento, in origine era posizionata all'interno di una nicchia nel Duomo per poi essere trasferita in cripta.

A favorire l'intervento di recupero, la Confraternita di San Giuseppe Lavoratore che l'ha affidata alle mani sapienti dei maestri artigiani ravellesi Raffaele e Gennaro Amato (quest'ultimo frequentante il corso di laurea in Restauro e Conservazione dei Beni Culturali presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), attenti al recupero delle testimonianze storiche del territorio.

L'opera, logorata dal tempo e dell'alta percentuale di umidità dell'ambiente in cui era allocata presentava crepe e carenze di materiale nella parte bassa del manto.

Le fasi di restauro (evidenti nelle fotogallery in basso), dopo la velinatura delle zone carenti, hanno visto operazioni di consolidamento, disinfestazione, pulitura. Le mancanze sono state compensate da materiale omogeneo, stuccatura con integrazione pittorica. Il simulacro, di fattura locale, presentava alcuni interventi precedenti, rimossi in fase di restauro.

Domani, giorno della solennità dell'Immacolata Concezione, la statua sarà ricollocata al proprio posto, rendendo più significativa la festività.

Un altro tesoro di fede restituito riportato all'antico splendore e restituito alla venerazione del popolo.

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