Lo hanno trovato senza vita nella piccola traversa di via Generale Parisi, a pochi passi dal centro storico e dai locali della movida. La morte di Fiore Gulmo, 21 anni, di professione idraulico, con problemi di tossicodipendenza alle spalle, è ancora avvolta dal mistero. Stando a quanto riferito dagli agenti della Polizia, che hanno avviato le indagini, ad uccidere il giovane sarebbe stata un'overdose o un malore, sopraggiunto dopo l'assunzione di un tipo di droga nota nel gergo giovanile come cotto. Al momento del ritrovamento, infatti, il corpo del giovane non presentava alcun segno, né è stato ritrovato alcun elemento utile alle indagini. Gli inquirenti attendono i risultati dell'autopsia, che con ogni probabilità sarà eseguita nella giornata di domani dal medico legale, nominato dal magistrato di turno.

La notizia della morte di Fiore ha scosso una tranquilla domenica mattina. Secondo le prime ricostruzioni, fornite dagli agenti diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, intorno alle 8, presso gli uffici del Commissariato è giunta una telefonata. «C'è un giovane accasciato a terra - avrebbero riferito al telefono - Forse sta male, si trova nella piccola traversa che da via Generale Parisi porta alla Nazionale». Una volante della Polizia si è precipitata sul posto, non prima di allertare il 118. Quando l'ambulanza della Croce Bianca è giunta in via Parisi, ormai non c'era più nulla da fare: Fiore Gulmo era già morto. Secondo quanto riferito dal medico legale, che ha eseguito l'esame esterno del cadavere, il ragazzo era già morto da alcune ore. Con ogni probabilità, il decesso è sopraggiunto intorno alle 5. Gli agenti hanno subito avvertito il magistrato di turno, che ha poi disposto il trasferimento della salma presso l'obitorio, dove questa mattina sarà eseguito l'esame autoptico. Nessuna certezza sulle cause della morte del giovane idraulico.

Stando alle prime indiscrezioni trapelate dagli ambienti investigativi, il giovane era un abituale consumatore di droghe e già in passato sarebbe stato soccorso a seguito di malori provocati dall'assunzione di droghe. Al momento, la pista investigativa più accreditata resta quella dell'overdose, provocata da droghe che a differenza dell'eroina non lasciano segno evidenti. «Era un ragazzo tranquillo - è il commento unanime di quanti ieri mattina si sono ritrovati sotto i portici - Da qualche tempo aveva trovato un lavoro come idraulico a Salerno. È assurdo pensare che la "sciocchezza" di una notte possa stroncare una vita». Molto stimata anche la famiglia del giovane: il padre, ex ceramista, e la moglie, casalinga, sono stati informati dalla Polizia ieri mattina, quando Fiore era già stato trasferito all'obitorio.