Potrebbe costare carissima ad una donna 35enne di Cava de’ Tirreni la decisione di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica che avrebbe dovuto aumentarle la taglia del seno. Un "sogno" che potrebbe trasformarsi, ora, in una tragedia. Attualmente la donna è in coma e lotta tra la vita e la morte.

La scorsa settimana la 35enne si è ricoverata presso una struttura privata in provincia di Caserta per effettuare una mastoplastica additiva, quello che solitamente, in maniera errata, viene presentato come un intervento di pratica abitudinaria.

Non tutto è andato, purtroppo, come previsto. Mentre era in sala operatoria, infatti, la donna ha avuto delle convulsioni, che le hanno provocato una crisi respiratoria ed un arresto cardiocircolatorio. Una situazione sfuggita di mano ai medici, che hanno prontamente fatto trasferire la paziente in ospedale.

Decisamente allarmante il quadro clinico, con l'encefalogramma praticamente piatto. Questa la diagnosi emersa al momento del ricovero nel reparto di Rianimazione. Tuttora le condizioni della giovane donna restano gravissime. La sua famiglia, intanto, sembra intenzionata a sporgere denuncia per il reato di lesioni colpose. "Non c’è stata alcuna terapia di rianimazione per diversi minuti”, l'amaro commento dei familiari.

Questo l’epilogo di una "pratica" che oggi viene fatta passare come una prassi, quasi una routine. Ci si addormenta per svegliarsi più belli, ma si corre il rischio, purtroppo, di non svegliarsi più. I problemi che possono verificarsi, a detta degli specialisti, sarebbero legati a reazioni allergiche ai materiali che vengono usati o all’anestesia, così come alla formazione di un’emorragia interna o al sopraggiungere di un’infezione.

Nella maggior parte dei casi i rischi sono contenuti, ma talvolta possono rivelarsi molto gravi, come purtroppo nella vicissitudine della 35enne cavese. Il consiglio degli specialisti è quello di sottoporsi sempre ad una visita preliminare e di affidarsi ad esperti.