«Ritornano nella terra natia»: la città metelliana ha accolto con commozione e curiosità i resti mortali di nove soldati cavesi, caduti nel corso della seconda guerra mondiale. È stata una cerimonia solenne, quella che si è svolta ieri mattina. Le urne, provenienti da diversi Sacrari militari italiani e stranieri, trasportate da un carro militare, scortato dai Carabinieri, dai Vigili Urbani e da un picchetto composto dai rappresentanti delle varie Armi che compongono l'Esercito italiano, hanno fatto il loro ingresso in piazza Duomo alle ore 9.30. Ad accoglierli il presidente della Provincia, Alfonso Andria, il sindaco Alfredo Messina, il generale Attilio Brunetti, Medaglia d'Oro al valor militare, ed i rappresentanti delle Forze dell'ordine operanti sul territorio. Il rito, che si è svolto nella cattedrale cittadina, è stato celebrato dall'Arcivescovo ordinario militare d'Italia, Monsignor Giuseppe Mani. Dopo la deposizione di una corona commemorativa sull'altare del Milite Ignoto in piazza Roma, è partito l'ultimo definitivo viaggio. Michele Adinolfi, Aniello Di Domenico, Mario Marcellino, Michele Passaro, Biagio Ronca, Antonio Senatore, Vincenzo Senatore, Carmine Siani e Raffaele Trezza, dopo cinquantasette anni, ora riposano nel Sacrario militare del cimitero cittadino. Gradi, età e gesta passano nel libro dei ricordi. «Figli di questa terra, morti per la patria», ha detto Salvatore Fasano del Comitato Sacrario militare.