Nella giornata di ieri, già costellata dalla tragedia dei 5 operai morti travolti dal treno mentre si occupavano della manutenzione dei binari, un'altra morte bianca.

Un uomo di 46 anni originario di Roccaravindola, è morto folgorato dai fili dell'alta tensione.

L'uomo, titolare di una piccola impresa di tinteggiatura, stava ritinteggiando la facciata di un capannone a Castel Di Sangro, avvicinatosi a contatto con i cavi dell'alta tensione, è rimasto folgorato.

Immediatamente sono scattati sul posto i soccorsi, il 118 ha tentato in tutti i modi di rianimarlo, purtroppo senza alcun esito.

Anche l'elicottero del 118, che era stato allertato dalla centrale operativa, si è alzato in volo ed è tornato alla base.

Per il 46enne non c'è stato nulla da fare: sulla vicenda la Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto contro ignoti un fascicolo d'inchiesta, ipotizzando l'omicidio colposo.

Tra i primi a raggiungere il cantiere dove si è verificato il tragico incidente è stato il sindaco di Castel Di Sangro, Angelo Caruso:

"Mi sono immediatamente precipitato sul posto con la speranza di poter essere d'aiuto. È stato terribile constatare la morte di un giovane padre di famiglia che stava lavorando. L'ennesima tragedia che questa volta ci tocca direttamente".