Sarà il primo, vero abbattimento di una costruzione abusiva sul territorio comunale, ma sono già pronti altri provvedimenti per manufatti non rientrati nel condono edilizio. Entro pochi giorni, probabilmente nella prima settimana del 2005, per la prima volta anche a Cava entreranno in funzione le ruspe per buttare giù una baracca in muratura con copertura in lamiera, per una superficie di 30 mq, realizzata su suolo di proprietà demaniale in località Filangieri, a due passi dal centro. «Più che la conclusione di un procedimento amministrativo e giudiziario - afferma Fortunato Palumbo, consigliere comunale delegato alla lotta all'abusivismo - è l'inizio dell'attuazione di quanto deciso in Consiglio comunale: abbattimenti o acquisizione al patrimonio comunale. Un'ulteriore prova che l'Amministrazione comunale fa sul serio e che investire soldi in costruzioni abusive è una scelta scellerata, che produce, oltre alla perdita di quanto speso, anche danni di natura giudiziaria, con relativo aggravio di costi». La demolizione, infatti, sarà a cura del Comune, che però addebiterà le spese al responsabile dell'abuso. La costruzione era stata adibita a garage ed il proprietario aveva cercato una qualche scappatoia attraverso la richiesta di condono, che però è stata respinta. La realizzazione su suolo demaniale ne ha facilitato e velocizzato l'iter burocratico, ma il prossimo abbattimento riguarderà invece un vero e proprio fabbricato di più ampia metratura, sempre realizzato nelle immediate vicinanze del centro della città, su suolo comunale.