Tu sei qui: CronacaAbusivismo, appelli dell'avv. Senatore e di "Casa Sicura"
Inserito da (admin), lunedì 9 giugno 2014 00:00:00
L’ avv. Alfonso Senatore, difensore dei Di Domenico, oltre alle tanti azioni giudiziarie poste in essere nelle diverse sedi competenti, ritenendo che le problematiche non possono non essere affrontate anche nelle sedi legislative dove in contemporanea va legiferata sia la concessione dell’ ultimo condono tombale - (alla luce altresì del fatto che lo Stato oltre ad incassare addirittura gli oneri concessori e le oblazioni, ha percepito anche l’ICI e le ulteriori tasse previste e ricadenti sugli immobili), che una normativa severissima per impedire che il fenomeno si ripresenti - ha affiancato a sé, per il raggiungimento di tale scopo inderogabile, due grandi luminari: il prof. avv. Giovanni Aricò ed il prof. avv. Andrea Di Lieto, con i quali terrà un primo incontro di studio mercoledì 11 giugno.
È previsto, poi, un incontro con tutte le associazioni campane, che lottano ormai da più di 10 anni, per fare il punto della situazione allo stato degli atti. «Come avvocato munito della sola toga, senza bandiere, vessilli, colori e maglie politiche mi rivolgerò a tutte le istituzioni, forze politiche e loro rappresentanti per evidenziare la necessità e l’urgenza di una soluzione di un problema drammatico ed umano che coinvolge centinaia di migliaia di cittadini, specie in Campania. C’è bisogno di grande coraggio e niente falsa ed ideologica ipocrisia», ha dichiarato l’avv. Senatore.
avv. Alfonso Senatore
Comitato “Casa Sicura”, il presidente Di Domenico invoca l’intervento di Caldoro
«In occasione del comizio pubblico tenutosi a Sarno lo scorso giovedì 5 giugno, in qualità di Presidente del “Comitato Casa Sicura Associazione Ambiente e Territorio” di Cava de’ Tirreni, voglio ringraziare il Consigliere Regionale dr. Giovanni Baldi, il quale per il suo costante impegno, unitamente all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cava, Vincenzo Lamberti, ho avuto ancora una volta la possibilità di un incontro ravvicinato con il Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, per rappresentare le problematiche del territorio cavese riguardante gli abusi di necessità e di quanto in questi giorni sta avvenendo, chiedendo il suo autorevole intervento per una questione che rischia di sfociare in un vero e proprio dramma sociale senza precedenti nella storia del nostro paese.
Sottolineando, con forza e convinzione, che mai è stato posto in discussione il rispetto di quei principi di legalità che sono fondamento dello Stato Democratico di diritto. Ma, con altrettanta chiarezza di intenti, chiedendo una serena riflessione del sopruso subito dai cittadini della regione Campania, bando, a forme di sciacallaggio e false notizie fatte circolare in questi giorni solo ed esclusivamente a danno di tutti noi, per sola e gratuita pubblicità, il tempo è tiranno e gioca a favore degli sciacalli, ed è ora che si porti a termine quanto da oltre due anni giace in Consiglio Regionale che per bieche interne o per accaparramento di poltrone e/o di incarichi non si porti a compimento la Legge Regionale messa all’ordine del giorno ad ogni seduta del Consiglio Regionale, e guarda caso, ogni qualvolta si arriva al punto del dibattito succede sempre ed inevitabilmente, viene a mancare il numero legale e non servono i commenti. Ormai c’è bisogno di fatti e di certezze.
Siamo invece al cospetto di una ben diversa realtà, c’è bisogno di composti e di fare alcune fondamentali considerazioni. Il tipo di violazione commesso è quello, ricorrente nella totalità dei casi di tali interventi, definito “abuso di necessità”. Tali eventi suscita un diffuso sentimento di solidarietà e coinvolge persone di tutte le età e di appartenenze politiche e di tutte le categorie sociali al quale non rimane insensibile l’autorità religiosa.
Rispetto ad ogni forma di abuso, non vi è stato mai alcun tipo di apertura o disponibilità, ciò però non significa ignorare il problema o, peggio ancora, tacere davanti all’ipocrita tentativo di scaricare su altri il peso delle responsabilità da più parti provenienti.
Troppo spesso queste ultime sono finite sulle fragili spalle dei più deboli, ingannati e conquistati da ciarlatani e speculatori che fanno delle altrui necessità e dell’opportunismo senza scrupoli e senza regole una scelta di vita, ma pronti a dissolversi quando le condizioni cambiano, dopo aver tratto enormi benefici da tutto ciò che è degrado e disperazione e, soprattutto, rimanendo praticamente ignoti ed impuniti.
Ebbene, di fronte ad un problema di ormai più che vaste proporzioni, rispetto al quale nella sola regione Campania sarebbero previsti circa 72.000 abbattimenti, vorremmo trasformare questo evento drammatico in una opportunità per ristabilire principi di giustizia ed equità che sono frutto di quell’equilibrio tra i diversi poteri dello Stato piuttosto che alimentare un conflitto, non solo di competenze, ma che rischia di sfociare in uno scontro tra chi ha il dovere di far rispettare la Legge e chi, con esasperazione e disperazione, ritiene di dover tutelare un proprio, fondamentale, diritto: quello di avere una casa.
Questi i motivi che danno esattamente l’idea di quanto questo problema abbia ormai raggiunto livelli di iniquità inammissibili per una moderna sovranità popolare, e son queste le ragioni per le quali si invoca il Suo autorevole intervento, al prossimo consiglio Regionale, di far mettere da parte le discrasie di ogni appartenenza politica, e porre fine a questo empio patimento di tante umili famiglie».
Comitato Casa Sicura - Associazione Ambiente e Territorio, Pres. Luigi Di Domenico
Fonte: Il Portico
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