Tu sei qui: CronacaAbusivismo, Messina dice basta
Inserito da Il Salernitano (admin), martedì 9 novembre 2004 00:00:00
Gli immobili abusivi recuperabili, che non rappresentano un pericolo per l'ambiente e l'assetto idrogeologico cittadino, diventeranno centri di accoglienza, di assistenza per le ragazze madri e di ricovero per i disabili mentali. Questa la decisione del sindaco Messina, che intende così concludere la prima fase della repressione dell'abusivismo edilizio, attuata dal Comando di Polizia Municipale e dal consigliere delegato Fortunato Palumbo, e dell'immissione nel patrimonio immobiliare comunale dei manufatti abusivi costruiti dopo il 31 marzo 2003, termine ultimo imposto dal condono edilizio per la legalizzazione dei manufatti costruiti senza concessione, per poi abbatterli a spese dei committenti. L'Amministrazione comunale, quindi, intende salvare le strutture salvabili, che non costituiscano un danno all'ambiente, ma che sono comunque un abuso, per destinarli a fini sociali. Tale operazione potrebbe concretizzarsi nel medio termine anche con la partecipazione dell'Azienda Sanitaria Locale. Ma l'azione volta alla repressione del fenomeno non si ferma. Nonostante, infatti, i moniti del sindaco Messina, i sequestri e gli arresti, la gente continua ad edificare addirittura sugli alvei, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. Si continua con il lavoro degli uffici e le aereo-fotogrammetrie per pescare nuovi costruttori abusivi e per fermare il processo di cementificazione nella Vallata. «E' un vero e proprio scempio - dice il sindaco Messina - al quale stiamo ponendo e dobbiamo porre rimedio. Nella nostra Vallata non si può più costruire. Chi vuole rovinare quel poco di verde che ci rimane vada a costruire altrove, ma non rovini la nostra città, che sta diventando come quelle napoletane. Sono deciso a portare avanti la mia opera e, anche se non amministrerò più Cava de'Tirreni, mi batterò sempre perché il cemento non rovini la nostra bellissima città». Il sindaco è categorico: «Il secondo condono edilizio chiuderà definitivamente la possibilità di costruire, essendo forse l'ultimo. Ciò vuol dire che i manufatti abusivi dovranno andare sistematicamente giù e non ci sarà scampo. Credo che questo sia il viatico giusto, insieme ad opportuni controlli, per fermare il cemento selvaggio».
Fonte: Il Portico
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