Si è spento dopo una lunga malattia Giuseppe Musumeci, già assessore e consigliere comunale della Dc a Cava de' Tirreni. La notizia ha destato vivo cordoglio in città. Hanno lasciato il segno la prorompente simpatia e la disponibilità di Musumeci, anche se negli ultimi tempi le sue uscite erano rare. Nato a Cava nel 1921, dopo aver conseguito la maturità magistrale, aveva vinto il concorso nell'Ispettorato del Lavoro, dove in pochi anni si era imposto per il suo impegno e zelo. Ma la sua passione era la politica. Fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana, all'indomani della seconda guerra mondiale. Gli insegnamenti appresi nell'associazione cattolica "S. Francesco d'Assisi", sotto la guida di sacerdoti come don Mario Violante, fondatore a Cava del Ppi, di don Peppino Trezza e don Amedeo Attanasio, lo avevano educato alla democrazia. Lavorò negli anni '50 con Gaetano Avigliano, sindaco di Cava, Onofrio Baldi, Daniele Caiazza, Elia Clarizia, Roberto Virtuoso, Umberto Barone e tanti altri che rappresentano la storia della Dc cavese. Fu presidente dell'Eca (Ente comunale assistenza), poi assessore più volte delle varie Giunte democristiane che si succedettero negli anni, con Abbro, Giannattasio, Angrisani, Ferraioli. Partecipò alla vita politica regionale e nazionale, schierandosi con la corrente di Scarlato e, successivamente, con quella di Giovanni Amabile. Lascia la moglie Clara Argentino, i figli Francesco, primario medico e capogruppo dei diessini al Comune di Cava, Antonio, funzionario della Banca Popolare Emilia Romagna, Anna e Giovanna, funzionario della Provincia.