Tu sei qui: CronacaAddio a Vangone, il vicepresidente della B
Inserito da (admin), mercoledì 10 ottobre 2007 00:00:00
Scompare il cavaliere Pasquale Vangone, imprenditore edile, per molti anni dirigente della Cavese. Si era trasferito a Cava molti anni fa. Qui aveva conosciuto don Guerino Amato, patron della squadra metelliana, ed immediatamente si innamorò dei colori blù foncé. Sempre vicino alla squadra con molta discrezione e nei momenti bui. Una persona seria e leale, così lo ricordano nella cittadina metelliana. C'era anche lui in veste di vice-presidente (il presidente era Peppino Violante) quel giorno a Milano, nell'ottobre del 1982, quando la Cavese sconfisse il Milan per 2-1. Qualche giorno dopo Vangone riunì la tifoseria al teatro "Metelliano" ed assicurò, senza mezzi termini, che la Cavese non si sarebbe tirata indietro per tentare la conquista della serie A. L'agognata promozione non ci fu, ma "qualcosa di strano avvenne", recitarono le cronache dell'epoca.
Nel 1987, don Pasquale Vangone, molto amato dalla tifoseria per il suo carattere schietto e gioviale, "ereditava" la presidenza dal patron Guerino Amato. «Era uno dei pochi dirigenti - scrisse Raffaele Senatore nel suo libro sulla storia della Cavese - a trasudare passione autentica per i biancoblù. E quel suo sentimento era tanto più encomiabile se si pensa che i suoi natali non erano cavesi, bensì vesuviani. Vangone non si fece mai pregare dall'assumere impegni, soprattutto di natura finanziaria, pur tuttavia le sue forze non gli consentirono di farsi carico esclusivo della conduzione societaria di una squadra che a quei tempi aveva esposizioni finanziarie notevoli».
E' certamente un pezzo di storia della Cavese che se ne va. Ne è convinto anche Rino Santin, l'allenatore del periodo d'oro della Cavese: «Ero andato a trovarlo agli inizi di settembre ed avevamo naturalmente parlato di Cavese, ma nulla lasciava presagire una fine così imminente. Prima della partita di beneficenza che si è svolta lunedì scorso, ero andato in ospedale a trovarlo per comunicargli della venuta a Cava di tanti calciatori che lo avevano stimato e voluto bene, ma per le sue condizioni molto gravi non mi fu possibile comunicargli la notizia. Andai via dall'ospedale con animo molto triste».
I funerali si sono svolti questa mattina alle ore 11.30 nella Chiesa di San Francesco e Sant'Antonio. Pasquale Vangone lascia la moglie Mina ed i figli Umberto e Giovanni. La salma sarà tumulata nella tomba di famiglia a Boscoreale, suo paese di origine.
Fonte: Il Portico
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