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Addio al marocchino "Mustafà", icona del Parco Beethoven

Inserito da (admin), lunedì 13 febbraio 2012 00:00:00

Erano da poco trascorse le 07.30 di questa mattina, lunedì 13 febbraio, quando un gruppo di persone, in attesa del treno che da Salerno trasporta i pendolari a Nocera Inferiore, nello sporgersi verso la galleria, hanno notato un uomo riverso a terra.

Allertato il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Via Giovanni Palatucci, diretto dal Vice Questore Aggiunto Giuseppe Marziano, si portava sul posto l’equipaggio della volante di turno, che constatava a terra un uomo privo di vita. Quell’uomo era Bendaoud Nafata.

Veniva fatto intervenire anche l’equipaggio del 118, ma ormai l’uomo era già deceduto da ore, come attestato dal medico legale, dottor Zotti, per cui la salma veniva trasferita presso il civico cimitero, ove verrà tumulata. La Polizia Ferroviaria del Dipartimento di Salerno provvederà ad informare l’Autorità Giudiziaria di Salerno ed i familiari.

Bendaoud Nafata era noto nella “città dei portici” col nomignolo di “Mustafà”. L’uomo, provvisto di regolare permesso di soggiorno, espletava l’attività di venditore ambulante di micro elettrodomestici ed altro e la sua “location” erano i portici del Parco Beethoven, proprio dinanzi al Banco di Napoli.

Nato a Settat (Marocco) nel 1959, Mustafà risiedeva a Cava de’Tirreni da oltre 30 anni. Nella galleria gli agenti della Polizia di Stato hanno rilevato un giaciglio; molto probabilmente dimora dello sventurato. Dal momento del rinvenimento del cadavere, fino alle 10.30, il traffico ferroviario è stato interrotto.

Noi che conoscevamo Mustafà, come tantissimi concittadini, nell’apprendere la notizia siamo rimasti amareggiati, soprattutto perché non siano stati capaci, quali facenti parte della società civile metelliana, di assicurargli un caldo e confortevole giaciglio!

Livio Trapanese

Fonte: Il Portico

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