Tu sei qui: CronacaAllarme sicurezza nel Parco Schwerte
Inserito da Livio Trapanese (admin), lunedì 23 febbraio 2009 00:00:00
Il parco Schwerte posto a nord della nostra Città, cinto da via Vittorio Veneto, viale degli Aceri e via Clemente Tafuri, è ritornato allo stato di totale abbandono e ciò in quanto dall’inizio del mese in corso l’addetto al chiosco annesso all’area ludica, l’ormai noto maitre d’hotel Luciano Apicella, si è visto costretto a rinunciare a prestare la sua spontanea collaborazione ad Antonio Di Donato, già titolare del Caffè Roma, ed intestatario della concessione comunale.
Una concessione sottoscritta da qualche anno con l’Amministrazione Cittadina, ma che da subito ha dato inizio a non poche problematiche al Di Donato, fra le quali l’immediata esecuzione di lavori interni, stante la destinazione d’uso cui il Di Donato volle destinare l’angusto locale, oltre ad assumersi l’onere di aprire al mattino e chiudere la sera, con ogni condizione atmosferica, i quattro varchi d’accesso al parco; aprire e mantenere costantemente puliti i due bagni pubblici; rimuovere dai viali e dalle aiuole i cartoni, le latine e le bottiglie che i frequentatori dell’area verde abbandonavano dappertutto, dopo aver consumato pasti, pizze e quant’altro.
A questo andava aggiunta la cooperazione con le forze di polizia al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Al Di Donato incombeva anche di pagare un fitto mensile di duecento euro; cifra mai giornalmente incassata nel corso dell’anno appena trascorso.
Non pochi frequentatori del parco hanno lamentato l’assenza del maitre Apicella il quale, oltre ad ottemperare a tutte le incombenze prima citate, proprio per il suo spiccato attaccamento al parco ed all’area ludica, grazie anche alla prestanza fisica è stato “l’angelo custode” di tutti i bambini che, con le mamme o le nonne, frequentavano il parco.
Apicella, inoltre, riusciva sempre a tenere lontano i malintenzionati e non pochi sono state le richieste d’intervento della Polizia Locale, di Stato e dei Carabinieri. Fra i tanti interventi d’iniziativa ricordiamo quello che l’Apicella rivolse ad una coppia in calore, nel mentre questa, nel “tunnel dell’amore”, posta al centro del “castello”, consumava un amplesso.
Tutto ciò, dall’inizio del mese, non è più effettuato, consentendo a chiunque di “riconquistare la villa nuova”, frequentandola con vandalismo ed a dispregio delle norme di buon comportamento.
L’ultimo atto vandalico perpetrato da ignoti, ricordiamo, è quello consumato due settimane fa ai danni della statuina raffigurante la madonnina, posta sull’altarino di pietra lavica adiacente la vasca, che balordi l’avevano divelta ed abbandonata nel contenitore dei rifiuti, insieme ad avanzi di pizza ed altre pietanze, che solo grazie all’intervento di un operatore della Se.T.A., coadiuvato dalla consorte, fu riposta ove era.
Va aggiunto che la chiusura dei bagni pubblici è diventata un grave disagio per quanti visitano il parco, soprattutto per gli anziani, i quali non possono più servirsi dei servizi igienici, ma gli stessi si domandano: “Se l’Amministrazione Comunale dovesse decidere di farli riaprire, chi li vigila e provvede alla pulizia e cosa diventerebbero in soli pochi giorni”?
Fonte: Il Portico
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