(ANTEPRIMA) Si è celebrato stamani, presso il Tribunale di Salerno, il rito abbreviato per Salvatore Lucibello, il 61enne di Amalfi che la mattina del 31 agosto scorso esplose tre colpi di rivoltella all'indirizzo dell'ormeggiatore Giovanni Pinto, presso il pontile "Il Faro".

Vent'anni di reclusione: questa la richiesta avanzata dalla Procura per tentato omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e dalla futilità dei motivi.

Sulla base della ricostruzione prodotta dalla difesa, gli avvocati Felice Lentini e Giovanni Torre, sulla base delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del porto e delle stesse dichiarazione del Lucibello, il Giudice per le indagini preliminari, Donatella Mancini, ha condannato l'uomo a sei anni e sei mesi di reclusione, ritenendo non sussistente l'aggravante della premeditazione e ritenuta equivalente la circostanza dei futili motivi con le concesse attenuanti generiche.

Su istanza della difesa - che comunque intende ricorrere in appello - il giudice ha inoltre trasferito il domicilio dell'uomo, che dallo scorso settembre si trova presso un familiare a Gela, in Sicilia, a Montoro, in provincia di Avellino, confermando la misura cautelare domiciliare, così da potersi ricongiungere al proprio nucleo familiare.