Ambulanza a sirene spiegate stamani a Ravello. Alle 9 e 49 la chiamata, da un numero straniero, da parte di un turista che asseriva di essere caduto in Via San Cosma.

Poco dopo le 10 l'ambulanza era sul posto ma dello sventurato nessuna traccia. Allertati i Vigili Urbani con l'agente Vincenzo Schiavo che a bordo dello scooter d'ordinanza si è portato persino sui sentieri sterrati di Via Santa Barbara, sotto Villa Cimbrone, immaginando si trattasse di un escursionista caduto sulla stradina interpoderale. Ma nulla. Le ricerche sono proseguite per circa mezz'ora. Il numero telefonico internazionale da cui era partito l'allarme risultava irraggiungibile.

Le persone del posto, scese in strada, hanno dato una mano nelle ricerche. E' stato il vigile a intuire che il ferito si trovasse a poca distanza, su Via della Repubblica, dopo essere riuscito a mettersi in contatto telefonico con l'uomo.

L'uomo, un trentenne di nazionalità tedesca, lamentava un dolore alla caviglia destra. Entrato claudicante in ambulanza è stato sottoposto a una prima visita da parte del personale del 118.

Quando ha compreso che non si trattava di nulla di grave, soltanto una lieve contusione, il turista ha lasciato inspiegabilmente l'ambulanza, con aria infastidita, rinunciando alle cure.

La compagna dell'uomo, dalla buona pronuncia della lingua italiana, ha parlato con medici e vigili urbani. Resta il fatto che per una necessità di così poco conto un'ambulanza è stata impegnata inutilmente per oltre un'ora. Un plauso all'autista ambulanziere e al personale medico e volontario che hanno perseverato nella ricerca e nell'attesa malgrado avessero già intuito l'inutilità dell'intervento.