Tu sei qui: CronacaAmpliata l'oasi Diecimare, cacciatori in rivolta
Inserito da (admin), lunedì 4 febbraio 2008 00:00:00
Il Parco Diecimare si allarga e scoppiano le polemiche. La Regione ha deciso: l'oasi naturalistica, attualmente di circa 450 ettari, gestita dai Comuni di Cava de'Tirreni e di Mercato San Severino e dal Wwf, si estenderà fino al Monte San Liberatore, occupando tutto il versante orientale della vallata, compreso Monte Castello. Si attende solo la ratifica ufficiale. Esultano gli ambientalisti, gridano allo scandalo le associazioni venatorie, perplesso l'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Germano Baldi.
«Ne parleremo in una prossima riunione della Commissione Ambiente - afferma il presidente Salvatore Avella di Rifondazione Comunista - Credo che possa essere un'opportunità per far finalmente decollare il Parco Diecimare e farlo diventare non solo un'oasi naturalistica, ma anche un'opportunità economica ed occupazionale, attraverso iniziative di carattere didattico, formative e di turismo ambientale, che possono attrarre anche fondi regionali e comunitari».
Contro l'estensione del parco, che sul versante di Mercato San Severino ha già visto importanti interventi per l'accoglienza dei visitatori, si scagliano le associazioni venatorie, già in lotta contro il Parco dei Monti Lattari e che denunciano l'eccessiva "parchizzazione" del territorio, già bloccato da vincoli di ogni genere.
«È inaccettabile la metodologia adottata dalla Regione - afferma l'assessore all'Ambiente, Germano Baldi - che d'imperio vuole calare sul nostro territorio decisioni senza che ci sia stata alcuna concertazione, né partecipazione da parte di tutti gli interessati, dagli enti alle associazioni, e senza il coinvolgimento della stessa popolazione».
Colpa dell'Amministrazione comunale, secondo Alleanza Nazionale, da sempre contraria alla riperimetrazione. «Probabilmente - accusa il consigliere comunale Luigi Napoli - se l'assessore Baldi avesse partecipato, piuttosto che snobbato gli appuntamenti e gli incontri alla Regione, forse non avremmo dovuto assistere inermi alle decisioni dell'ente».
Fonte: Il Portico
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