Tu sei qui: CronacaAnnamaria uccisa da un edema polmonare
Inserito da (admin), venerdì 30 dicembre 2005 00:00:00
Atteso per queste ore il riconoscimento ufficiale della salma della donna trovata morta dal suo compagno, mercoledì sera, nella Peugeot rossa diventata da mesi la sua casa. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l'uomo, che si guadagna da vivere come parcheggiatore abusivo nella zona di San Francesco, avrebbe riferito le generalità della donna - Annamaria Adinolfi, di 35 anni, originaria di Mercato San Severino - ed il nome della madre, Antonietta Paradisi, sua unica parente. Sarà lei a dover riconoscere la salma, che dalla mezzanotte si trova nel cimitero cittadino, dove i Vigili del Fuoco e gli operai comunali hanno estratto il cadavere. Non ci sono dubbi sulle cause del decesso. L'esame esterno, eseguito dal medico legale Giovanni Baldi, ha confermato la tesi delle prime ore: a stroncare la donna sarebbe stato un edema polmonare. Con ogni probabilità a minare la sua salute, già compromessa da una vita disagiata e da una grave forma di obesità, anche le temperature rigide della notti trascorse in una Peugeot senza il ristoro neppure di una coperta. Anche mercoledì, come del resto ogni sera da qualche mese a questa parte, Annamaria era seduta sul sediolino della Peugeot, dove aspettava il suo compagno, parcheggiatore abusivo nella zona del Convento di San Francesco. La loro vicenda era molto nota in città. I due vivevano in una macchina: tutta la loro vita era rinchiusa in quella vecchia Peugeot. Annamaria, più di 100 chili di peso, ci stava a stento nel sediolino da passeggero. L'altra sera accanto a lei c'era il suo compagno. Stavano scambiando qualche parola, poi all'improvviso la donna non ha più risposto. E' stato allora che l'uomo ha chiesto aiuto. Dal Convento di San Francesco è stato lanciato l'sos. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i Carabinieri della Stazione locale e gli operatori del 118 (coadiuvato dai volontari della Croce Bianca). Il medico del Saut di via Guerritore non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Su decisione del magistrato di turno, il medico legale Giovanni Baldi ha proceduto all'esame esterno del cadavere. Intanto, a Piazza San Francesco sono arrivati i Vigili del Fuoco della Compagnia di Salerno per cercare di estrarre il corpo della donna, rimasto incastrato nell'auto. Diversi tentativi sono risultati vani. Per evitare la folla di curiosi, il cadavere è stato trasferito al cimitero a bordo della Peugeot. Qui le squadre dei "caschi rossi" hanno dovuto scontrarsi con la resistenza del compagno, che si opponeva alla decisione di cercare di recuperare la salma, danneggiando parte della carrozzeria. L'uso di un telone speciale, fornito dagli operai del cimitero, ha evitato qualsiasi manovra troppo invasiva. Un epilogo drammatico per l'ennesima tragedia annunciata. La storia di solitudine e povertà di Annamaria era stata ripresa più volte dai media. I due accettavano solo l'aiuto dei frati di San Francesco, partecipando alla mensa. «Non accettano di essere aiutati - avevano precisato dai Servizi sociali - Gli abbiamo offerto un posto in una casa famiglia, ma lo hanno rifiutato. Dicono che è la loro vita e vogliono viverla così».
Fonte: Il Portico
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