Tu sei qui: CronacaArea mercatale, in rivolta i residenti Iacp
Inserito da Il Salernitano (admin), venerdì 4 luglio 2003 00:00:00
Lo scorso 26 giugno, l'avvocato Marco Senatore, fratello del consigliere provinciale Alfonso, ha avuto un incontro professionale con tutti gli occupanti gli immobili Iacp di via Salvo D'Acquisto, a Cava de' Tirreni. Nel corso della riunione, le numerose persone intervenute hanno evidenziato all'avvocato Senatore il problema relativo alla volontà dell'Amministrazione comunale di localizzare l'area mercatale nello spiazzo antistante gli alloggi Iacp, con tutti i pericoli, i disagi e le problematiche igieniche sanitarie che tale destinazione comporterà per i residenti. Nei prossimi giorni, con molta probabilità, sarà sottoscritta una petizione popolare da tutti gli occupanti gli immobili Iacp, volta a far revocare la delibera del Comune relativa alla localizzazione dell'area mercatale. L'avvocato Marco Senatore ha promesso ai circa 200 residenti negli alloggi Iacp di risolvere tale problema con una dura battaglia, sia in sede politica che giudiziaria. Insomma, un'altra tegola che sta per abbattersi sulla testa degli amministratori comunali. Gli abitanti degli immobili Iacp sono a tal punto esasperati che, dopo la raccolta delle firme, qualora non dovessero veder risolto il problema, in segno di civile protesta si recheranno, tutti accompagnati dal noto professionista cavese, prima al Comune e poi dal Prefetto. «Il mercato - ha sottolineato l'avvocato Marco Senatore - non può tenersi su strade di collegamento ad alta frequentazione ed in una zona densamente abitata, così come non può essere ubicato nei pressi di centri abitati già precari per strutture, servizi e quant'altro. Ad essere violato non è solo il Codice stradale ed il Diritto amministrativo, ma anche il Codice penale». Si paventa, dunque, una durissima battaglia, che coinvolgerà non solo i residenti nelle case dell'Iacp, ma tutti i residenti della zona, pronti anche a denunciare il sindaco, gli assessori al ramo (Giovanni Carleo al Bilancio e Luigi Napoli ad Ambiente ed Ecologia), l'Asl e la Regione Campania, soprattutto per il pericolo incombente per l'incolumità pubblica, l'igiene e la salute. Della vicenda, intanto, sono stati già interessati il competente Nucleo dei Carabinieri e l'Arpac, entrambi con sede a Salerno. Previsti a breve - promettono i promotori dell'iniziativa - sviluppi eclatanti e clamorosi, che vedranno ancora una volta il Comune di Cava de' Tirreni nelle aule giudiziarie.
Fonte: Il Portico
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