Il geometra Andrea Bonafede è stato arrestato dai carabinieri del Ros per associazione mafiosa.

Egli avrebbe ceduto il proprio documento di identità al capomafia Matteo Messina Denaro perché potesse utilizzarlo per accedere alle cure del servizio sanitario nazionale sotto falso nome.

In particolare, il documento è stato utilizzato da Messina Denaro per accedere sotto falso nome alle cure del servizio sanitario nazionale almeno a partire dal 13 novembre 2020, quando fu operato all'ospedale di Mazara del Vallo.

Inoltre, avrebbe permesso a Messina Denaro di attivare una carta bancomat e di acquistare un appartamento con 20mila euro in contanti. Bonafede ha anche consentito al capomafia di utilizzare una Fiat 500 e una Giulietta, intestate formalmente alla madre disabile 87enne del geometra.

Secondo il giudice, Messina Denaro non avrebbe mai potuto affidarsi a una persona che non fosse pienamente inserita in Cosa nostra.

Nell'ultima casa in cui Messina Denaro ha vissuto a Campobello di Mazara sono stati trovati anche vestiti femminili forse lasciati da una donna con la quale il capomafia aveva una relazione stabile. Anche su questo indaga la Procura.