A Furore il caso di una persona invalida che da dieci giorni attende di essere sottoposta al tampone. La donna di 48 anni, vedova e con un figlio a carico affetto dalla sindrome di autismo, è entrata in contatto con una persona risultata positiva e avendolo responsabilmente denunciato, da quasi dieci giorni è in attesa del test.

Pur avendo ampiamente rappresentato queste circostanze, l'Asl tarda ad eseguire i tamponi alla madre e al figlio, prolungando il loro isolamento precauzionale fiduciario, con tutti i disagi che questo comporta (mancanza di assistenza, impedimenti nella spesa alimentare nel procacciamento dei farmaci etc.)

«Si tratta di una situazione davvero inaccettabile - ci dice il capogruppo di minoranza consiliare Antonella Marchese - un soggetto invalido con notevoli difficoltà motorie, sola e con figlio autistico a carico, avrebbe meritato priorità da parte dell'Autorità sanitaria, che è la principale responsabile del tracciamento e del contenimento dei contagi.

Ci appelliamo con vigore a chi di dovere affinché si rimedi quanto prima possibile a questa incresciosa e intollerabile situazione in uno Stato civile».

Segnaliamo, attraverso il giornale, sempre dalla parte degli ultimi, il caso al responsabile alla Sanità per la Conferenza dei Sindaci, Andrea Reale, perché possa intervenire celermente, affinchè nessuno possa restare solo in questo momento di difficoltà, specie i più deboli.