Atti di libidine e tentato abuso ai danni del figlio appena adolescente del suo amico, malato e per questo costretto a seguire delicate terapie in un centro medico di Grottaminarda. Questo il reato di cui è accusato Carlo Lamberti, 48 anni, cavese (difeso dagli avvocati Maurizio Mastrogiovanni e Lucio Farano), comparso ieri in aula presso il Tribunale di Ariano Irpino. Dopo il rinvio a giudizio e la costituzione di parte civile da parte dei familiari (rappresentati dagli avvocati Alfonso e Marco Senatore) del ragazzo, oggi 16enne, ieri è stata celebrata la prima audizione.

Ad essere ascoltata è stata la madre del giovane, che nel corso della sua deposizione ha raccontato la terribile storia, appresa dal diario del figlio, all'epoca dei fatti 14enne. «Mio figlio provava imbarazzo - ha testimoniato la mamma - Aveva paura di essere scoperto e per questo motivo aveva strappato le pagine del suo diario. Da parte mia, avevo capito il suo disagio ed avevo pensato bene di fotocopiare quelle pagine». I fatti risalgono al maggio del 2004.

Secondo l'accusa, Lamberti si sarebbe offerto di accompagnare il suo amico a Grottaminarda per raggiungere un centro medico, dove il figlio doveva sottoporsi a terapie. Stando all'impianto accusatorio, Lamberti, approfittando della sua assenza, si sarebbe appartato con l'auto e, una volta raggiunta una zona isolata, avrebbe iniziato a masturbarsi dinanzi al figlio dell'amico. E non basta. Lo avrebbe convinto a fare altrettanto. Il ragazzino non avrebbe confessato subito l'episodio, ma dopo alcuni mesi la madre lo avrebbe scoperto dalla lettura del suo diario. I familiari hanno subito presentato denuncia ai Carabinieri. Il ragazzo è stato sottoposto ad una prima perizia psicologica, che, di fatto, ha spinto il Gup a decidere per il rinvio a giudizio. Ieri è iniziato il procedimento che dovrà fare luce sulla vicenda.