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Avellino, Aldo ucciso dal genero su richiesta della figlia: condannati i due ex fidanzati

Aldo Gioia, 53 anni, dirigente di un'azienda metalmeccanica di Avellino, fu colpito da tredici coltellate da Giovanni Limata, all'epoca dei fatti 23enne, mentre si era appisolato sul divano di casa in corso Vittorio Emanuele, ad Avellino

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 25 maggio 2023 08:35:53

La Corte d'Assise di Avellino ha condannato a 24 anni di reclusione ciascuno Elena Gioia e Giovanni Limata per l'omicidio premeditato di Aldo Gioia, il padre di lei, che si opponeva alla loro relazione. A riportare la notizia è ANSA.

Aldo Gioia, 53 anni, dirigente di un'azienda metalmeccanica di Avellino, fu colpito da tredici coltellate da Giovanni Limata, all'epoca dei fatti 23enne, mentre si era appisolato sul divano di casa in corso Vittorio Emanuele, ad Avellino.

I due fidanzati avevano progettato anche l'uccisione della madre e della sorella di Elena, Liana Ferraiolo e Emilia Gioia. Furono proprio loro, richiamate dalle urla di Aldo Gioia che cercava di difendersi, a mettere in fuga Giovanni Limata. Il giovane originario di Cervinara (Avellino), era stato fatto entrare in casa da Elena che dopo aver depositato la spazzatura nell'atrio del palazzo, lasciò il portone aperto.

La difesa di Elena Gioia aveva chiesto alla Corte "una condanna giusta, ma non pene esemplari per soddisfare la piazza mediatica" e di escludere l'aggravante della premeditazione. L'avvocato Rolando Iorio, difensore di Giovanni Limata, contestando la perizia del tribunale che ha accertato la capacità di intendere e di volere dei due imputati, aveva invocato la non imputabilità del suo assistito e, in alternativa, il minimo della pena.

Entrambi gli imputati non erano in aula al momento della lettura della sentenza.

Fonte: Positano Notizie

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