Tu sei qui: CronacaAvellino, scandalo assenteismo al Genio Civile: settantacinque indagati
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 24 maggio 2025 14:02:15
Una delle vicende più gravi di assenteismo nella pubblica amministrazione emerse negli ultimi anni in Irpinia arriva ora a un nuovo punto fermo. La Procura regionale della Corte dei Conti per la Campania ha notificato cinque inviti a dedurre per un presunto danno erariale e d'immagine quantificato in 179.511,77 euro, relativo a fatti avvenuti tra aprile e giugno del 2018 presso il Genio Civile di Avellino.
Secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, 75 tra dipendenti e un dirigente pro tempore avrebbero simulato la loro presenza in servizio attraverso sistemi fraudolenti: scambi di badge, timbrature fatte da colleghi compiacenti, uscite senza rientri, in alcuni casi totale assenza nonostante la registrazione elettronica della presenza.
L'indagine è partita da una segnalazione anonima al numero 117, ritenuta attendibile e sviluppata attraverso pedinamenti, telecamere nascoste, riscontri documentali e interrogatori. Le prove raccolte hanno evidenziato, secondo gli inquirenti, un vero e proprio sistema di assenteismo organizzato, radicato nel tempo e tollerato all’interno dell'ufficio.
Sul piano penale, 74 soggetti sono stati rinviati a giudizio per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni. Nella maggior parte dei casi, i procedimenti si sono conclusi con l'applicazione della messa alla prova, misura alternativa che prevede attività riparative e sociali.
Sul piano disciplinare, l'impatto è stato altrettanto significativo: 37 dipendenti licenziati e altri 37 sospesi dal servizio per periodi compresi tra uno e sei mesi.
A sottolineare la rilevanza dell’inchiesta è stato il colonnello Leonardo Erre, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Avellino: «Quello odierno rappresenta l’ultimo tassello, in ordine temporale, di un'articolata operazione condotta dalle Fiamme Gialle irpine volta a contrastare il fenomeno dell’assenteismo fraudolento nel settore del pubblico impiego.»
Erre ha ricordato come l’intervento sia nato da una semplice segnalazione telefonica, poi sviluppata in sinergia con la magistratura. «Nella quasi totalità dei casi - ha precisato – il procedimento si è concluso con l'applicazione dell’istituto della messa alla prova. Ma le conseguenze disciplinari sono state pesanti: 37 licenziamenti e 37 sospensioni.»
Un'inchiesta che, al di là delle responsabilità individuali, riaccende il dibattito sulla trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Fonte: Il Vescovado
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