Adunata generale, domani mattina, dei circa 130 avvocati cavesi, per discutere sulla grave crisi che sta vivendo la Sezione Distaccata del Tribunale di Salerno, sito in Viale Marconi, e sulle azioni, anche clamorose, che potrebbero mettere in atto per protestare contro una situazione che si sta incancrenendo e per la quale non si vedono spiragli di luce. Da gennaio la sede cavese è senza un magistrato togato di ruolo, dopo il pensionamento del giudice Gargiulo, che, nonostante tutto, poteva vantare una media di una sentenza al giorno, ritenuta invidiabile per l'atavica crisi della giustizia italiana. A poco sono valse le due meteore con la toga che hanno fatto la loro apparizione per pochi mesi, senza peraltro incidere più di tanto sull'enorme mole di lavoro arretrato, dovendo dividersi con altre sedi. Anche l'ufficio del Giudice di Pace non è stato adeguatamente supportato dopo il pensionamento del giudice Pedicino ed è rimasto con un solo magistrato. Ancora da decidere la sorte del distaccamento cavese, che si trova imbottigliato tra il Tribunale di Salerno e quello di Nocera Inferiore, in predicato di diventare il collettore dei territori della Costiera Amalfitana e della Valle dell'Irno. Tra i legali metelliani, che si dividono nelle due associazioni "Avvocati cavesi" e "Pietro De Ciccio", si fa strada la possibilità di organizzare una clamorosa giornata di protesta, coinvolgendo gli stessi clienti che sono la parte più lesa dell'ennesima dimostrazione di inefficienza.