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Cronaca

Beni culturali, 100 milioni di euro per le imprese

Inserito da (admin), mercoledì 10 marzo 2004 00:00:00

Por Campania 2000-2006, Asse 2 - Risorse Culturali - Misura 2.2 - Sostegno allo sviluppo di imprese della filiera dei Beni culturali

L'obiettivo della Giunta regionale è lavorare per costruire l'immagine di una Campania più "accogliente", anche attraverso i bandi che mette a disposizione delle piccole imprese campane - fondi Por e risorse ordinarie della Regione - per corroborare accoglienza, ricettività ed attività turistiche legate ai beni culturali. Investendo 111 milioni di euro per le imprese della filiera dei beni culturali (circa 50 destinati allo sviluppo dei grandi attrattori culturali e 60 agli itinerari culturali) e premiando giovani e donne, la Regione Campania sosterrà progetti per i servizi, il commercio relativi alla nascita di nuove imprese ed alla riqualificazioine di imprese già esistenti, per un totale massimo di spesa di 300mila euro, ed iniziative di piccola ricettività che non superino i 750mila euro. Le domande potranno essere inviate fino al 31 dicembre 2004.

Un bando da oltre 100 milioni di euro, con risorse per creare e rinforzare il tessuto di impresa collegato ai beni culturali. I contributi ai privati prevedono premialità per giovani e donne, perché si creino servizi al turista: bad and breakfast, affittacamere, ma anche piccole botteghe artigianali, esercizi commerciali, ristoranti, tutto quello che serve per riqualificare il tessuto urbano. Il bando riguarda 144 Comuni della Regione. Possono accedere ai fondi le imprese dei settori artigianato tradizionale, restauro, commercio, servizi turistici e piccola ricettività. Gli incentivi finanzieranno la nascita di nuove imprese e l'ammodernamento, ampliamento e ristrutturazione di unità produttive esistenti.

Tre le scadenze entro cui presentare le domande: 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre 2004. I bandi pubblicati sul Burc riguardano 13 dei 14 Progetti integrati interessati dalla misura 2.2: manca, infatti, quello relativo al progetto integrato "Litorale Domizio", ancora in corso d'approvazione. Le agevolazioni promuovono lo sviluppo di microfiliere imprenditoriali collegate alla valorizzazione e gestione del sistema dei beni culturali ed i contributi finanzieranno solo iniziative coerenti con gli obiettivi fissati dai progetti integrati di riferimento.

I settori in cui si potranno promuovere iniziative sono:

- artigianato tradizionale e restauro (legno, mobilio, vimini, ferro battuto, pietra, ceramica, strumenti musicali, ecc.);

- commercio (relativamente alle attività strettamente connesse alla fruizione dell'offerta culturale, al fine di migliorare e qualificare l'offerta turistica);

- servizi turistici e di ristoro (accoglienza, assistenza, accompagnamento; servizi connessi alla gestione del patrimonio storico-culturale; per la comunicazione e l'informazione; servizi di ristoro);

- piccola ricettività turistica (fino a 60 posti letto), escluso l'agriturismo.

Chi può avere i fondi

Possono accedere alle agevolazioni le piccole imprese, singole o associate, comprese le aziende artigiane previste dalla legge 443/85 e le cooperative sociali di cui alla legge 381/91. L'ammontare massimo del programma di spesa non può essere superiore a:

- 300.000 euro, nel caso di investimenti relativi ad artigianato tradizionale e restauro, commercio, servizi turistici e di ristoro;

- 750.000 euro, nel caso di investimenti per la piccola ricettività turistica.

Cosa finanziare

Sono ammessi a contributo soltanto programmi di spesa organici e funzionali, cioè idonei, da soli, a conseguire gli obiettivi produttivi, economici ed occupazionali indicati nel progetto. Sono finanziabili le spese riguardanti l'acquisto, anche tramite locazione finanziaria, di immobilizzazioni materiali ed immateriali, nonché quelle relative a consulenze specialistiche destinate all'aumento della produttività, al trasferimento di nuove tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, allo sviluppo di sistemi di qualità e di certificazione ambientale, nonché al commercio elettronico. Tra le spese ammissibili figurano quelle per progettazione e studi, suolo aziendale, fabbricati, opere murarie, impianti, macchinari ed attrezzature, immobilizzazioni immateriali e servizi reali. Gli aiuti consistono in contributi in conto capitale.

Ma come saranno valutate le domande di finanziamento ed i progetti d'investimento? Tanto per cominciare, le aziende che richiederanno una quota di finanziamento inferiore a quella massima otterranno, in proporzione, l'assegnazione di un punteggio maggiore. Tra i criteri di valutazione figurano l'innovatività della proposta, l'impatto occupazionale, il coinvolgimento di giovani e la presenza femminile nelle aziende. Al termine dell'istruttoria sarà stilata una graduatoria per ciascun progetto integrato. Non ci sarà concorrenza, quindi, tra iniziative presentate nell'ambito di progetti integrati diversi. La Regione pubblicherà l'elenco delle iniziative idonee entro 90 giorni dalla chiusura di ciascun periodo previsto dal bando. I progetti saranno finanziati in ordine di graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse. Le imprese dovranno inviare i progetti al soggetto concessionario del servizio di istruttoria, e cioè: Rti Cofiri Sovis - Banca Nuova, via dei Mille 40, 80121 Napoli.

 

Ecco i Comuni del Salernitano nei quali investire...

- per accedere alle agevolazioni progetti integrati Grandi Attrattori Culturali:

Certosa di Padula, Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant'Arsenio, Sanza, Sassano, Teggiano.

- per tutte le attività tranne le iniziative di piccola ricettività turistica:

Paestum, Velia, Agropoli, Albanella, Altavilla Silentina, Aquara, Ascea, Capaccio, Castel San Lorenzo, Controne, Giungano, Roccadaspide, Trentinara.

- per i Progetti Integrati Itinerari Culturali:

Auletta, Buccino, Caggiano, Campagna, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, Ripigliano, Romagnano al Monte, Salvitelle, San Gregorio Magno, Santomenna, Valva.

Fonte: Il Portico

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