Tu sei qui: CronacaBox auto, perizia calligrafica per i ‘comunali'
Inserito da (admin), lunedì 21 luglio 2003 00:00:00
Inchiesta sui box auto di via Sala: la Procura di Salerno chiede la perizia calligrafica dei dipendenti comunali segnalati nel corso delle indagini dagli agenti della Polizia Municipale e dalla Commissione d'inchiesta comunale. Stando ad alcune indiscrezioni, trapelate dagli ambienti investigativi, dopo la perizia calligrafica sulle piantine manomesse, il perito, nominato dal sostituto procuratore Angelo Frattini, esaminerà la scrittura dei dipendenti comunali. Si tratterebbe di una ristrettissima rosa di nomi, spuntata nel corso delle indagini. Gli impiegati, già segnalati da una serie di testimonianze raccolte, verranno convocati formalmente per la perizia. I risultati dei controlli saranno poi confrontati con l'esito degli accertamenti, eseguiti sulle tre piantine progettuali. In particolare, gli esperti dovranno identificare chi ha modificato i dati relativi all'altezza dei solai. In queste ultime ore, dunque, la Procura sembra voler intensificare gli accertamenti per risolvere il caso di presunta falsificazione di atti pubblici. Il polverone è scoppiato con la scoperta di correzioni illegittime apportate sui progetti dei 9 box auto di via Sala. Il perito, nominato dal sostituto procuratore Angelo Frattini, dovrà fornire un resoconto dettagliato degli esami eseguiti. Ma se la notizia della perizia calligrafica sulle piantine si era già diffusa dalla scorsa settimana, solo in queste ore è circolata la voce, confermata dagli inquirenti, di un controllo incrociato. Secondo ambienti vicini alla Procura, nei prossimi giorni dovrebbero iniziare anche le prime audizioni. La Procura di Salerno sarebbe ormai decisa a chiedere al city manager la convocazione a scaglioni di alcuni dipendenti. I nomi sarebbero già pronti. Gli agenti del Comando di viale Marconi si trincerano dietro il segreto istruttorio. L'indagine interna richiesta dal sindaco Alfredo Messina ha portato, invece, all'audizione di alcuni dipendenti del Settore Urbanistica. Gli accertamenti si risolsero in un nulla di fatto, almeno sul versante dell'ufficialità. Ora la parola passa ad un tecnico specializzato, che dovrà individuare le eventuali e presunte "somiglianze" tra le correzioni apportate sulle piantine e la mano del responsabile. Per ora, tutto sembra legato a questo duplice esame. Ed anche la scelta di procedere con nuovi provvedimenti sembrerebbe essere subordinata alla scoperta di nuovi elementi di prova.
IL COMUNE SI DIFENDE
«Armadi incustoditi, il falsario può essere chiunque»
Armadi aperti, atti ufficiali facilmente accessibili, scaffali e stanze incustodite: questo è il risultato della Commissione d'inchiesta comunale, nominata per indagare sul presunto caso di manomissione delle piantine progettuali dei 9 box auto in via Sala. Ad annunciarlo è il sindaco Alfredo Messina, che non vuole sentir parlare di un eventuale colpevole. «Sarà la magistratura ad indagare», ha precisato. La Commissione comunale, comunque, avrebbe confermato la tesi avanzata fin dalle prime ore dallo stesso sindaco Messina: «La Commissione ha accertato che gli uffici comunali e gli scaffali dove sono custoditi gli atti ed i documenti ufficiali fino ad ora sono stati accessibili a tutti, anche a chi era mosso da cattive intenzioni. Ne sono un esempio gli armadietti lasciati aperti e le stanze incustodite». L'esito degli accertamenti interni ha portato alla stesura di una circolare, con destinatari i dirigenti di settore. La lettera invita i funzionari comunali ad un maggiore controllo degli uffici competenti, limitando l'accesso ad esterni. «Tutti i funzionari - precisa Alfredo Messina - sono responsabili del settore che dirigono. Da tempo avevo denunciato il malcostume in uso a Palazzo di Città. Fino ad oggi si è consentito a chiunque, ed in ogni momento, di accedere agli uffici. Non solo. Bisogna combattere la cattiva abitudine di lasciare scaffali ed armadi incustoditi». Insomma, una responsabilità generale nei confronti di tutti i dirigenti, ma nessun colpevole.
Fonte: Il Portico
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