Tu sei qui: CronacaBper Campania, agitazione per la mobilità
Inserito da (admin), lunedì 19 gennaio 2004 00:00:00
In rivolta i dipendenti dell'ex Credito Commerciale Tirreno, oggi Banca Popolare dell'Emilia Romagna. La nascita della Banca della Campania (Banca dell'Irpinia, Popolare di Salerno ed il ramo campano della Popolare Emilia Romagna) avviene sotto cattivi segni. Le organizzazioni sindacali, dopo due incontri con i responsabili della Banca della Campania per proseguire le trattative relative alla cessione degli sportelli campani della Bper, hanno mostrato tutto il loro dissenso. In un comunicato emesso al termine, hanno giudicato del tutto negative la maggior parte delle ipotesi di soluzioni prospettate dall'azienda. In particolare, la mobilità straordinaria, peraltro non ben definita. Sul trattamento economico tutele e garanzie appaiono poco chiare e prive di limiti temporali. Gli ex dipendenti del Credito Commerciale che avevano accettato, pur con forti limitazioni, il passaggio alla Banca dell'Emilia Romagna, oggi col passaggio nella nuova Banca della Campania vedrebbero ancora una volta limitate le loro attese e le loro speranze. «In relazione al trattamento economico da riservare ai lavoratori della Bper campana - scrivono i sindacati - la proposta aziendale è irrisoria, in quanto ipotizza semplicemente una corresponsione triennale di una quota non definita della partecipazione agli utili corrisposta nel 2003». In pratica, una vera e propria perdita economica per gli ex del Credito e nessun vantaggio per tutti i dipendenti della nuova Banca della Campania. Intanto, sono in corso incontri tra i dipendenti dei 21 sportelli dell'Area Campania della Banca dell'Emilia Romagna per mettere a punto una risposta forte alle proposte aziendali. «Nessun braccio di ferro, ma certamente non potremo accettare decisioni nebulose». E' ancora vivo il ricordo delle passate esperienze, quando dovettero accettare le proposte della Banca Popolare dell'Emilia Romagna apparsa nel cielo di Cava come l'unica capace di salvare dalla crisi un'azienda che, nella città e nel Salernitano, era solida ed offriva forti garanzia di professionalità e di capacità sul mercato.
Fonte: Il Portico
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