Tu sei qui: CronacaBus precipitato a Capri, conclusa l'udienza preliminare: tre rinviati a giudizio
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 24 ottobre 2023 17:24:59
Il 22 luglio del 2021, un grave incidente sconvolse l'isola di Capri: un autobus del trasporto pubblico sfondò la ringhiera e precipitò sulla spiaggia di Marina Grande, causando la morte del conducente Emanuele Melillo e ferendo 23 passeggeri.
A due anni dalla tragedia il Gup di Napoli Gabriella Logozzo ha rinviato a giudizio di tre individui, ciascuno accusato a vario titolo di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. Si tratta del legale rappresentante dell'Azienda Trasporti Campania (ATC) del medico a cui la società aveva delegato la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e del dirigente del settore strade della Città Metropolitana di Napoli.
Le accuse della Procura di Napoli si basano su diverse ipotesi. In primo luogo, si sostiene che mancassero le adeguate barriere di protezione lungo la strada in cui si è verificato l'incidente. Inoltre, l'azienda non avrebbe mai sottoposto a visite mediche periodiche il suo personale, compreso il conducente. La Procura ha sottolineato che Melillo non avrebbe dovuto essere alla guida dell'autobus quel giorno. Dalle indagini è emerso, infatti, che il conducente fosse un utilizzatore di cocaina e avesse assunto la droga anche il giorno dell'incidente, prima di mettersi alla guida del bus. Il legale rappresentante dell'ATC è accusato di non aver effettuato i controlli necessari, dato che Melillo era stato spostato da un ruolo di bigliettaio a quello di autista. Infine, al funzionario della Città Metropolitana di Napoli è contestato il non aver provveduto all'installazione delle barriere di contenimento nel punto critico in cui il bus è precipitato.
Le tre persone rinviate a giudizio dovranno comparire davanti al giudice monocratico della IV Sezione di Napoli, Carlo Bardari, il prossimo 28 dicembre.
«Accogliamo con piacere la conclusione dell'udienza preliminare, caratterizzata da un percorso tortuoso durante il quale però sono state affrontate varie questioni, come quelle relative alle costituzioni delle parti civili e dei responsabili civili. Aspettiamo ora con fiducia l'inizio del processo», ha dichiarato l'avvocato della famiglia dell'autista, Giovanni Cacciapuoti.
Fonte: Il Vescovado
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