Tu sei qui: CronacaCaccia agli inquinatori dei torrenti
Inserito da (admin), mercoledì 30 aprile 2003 00:00:00
Adesso si fa sul serio. Coloro che intenzionalmente non avvertono il problema e continueranno ad inquinare le acque della Solofrana, della Cavaiola e del Sarno hanno i giorni contati. Nessuno potrà sottrarsi ai controlli e tutti dovranno possedere un depuratore che sia in funzione. Non sarà tollerata l'immissione di acque rosse in ogni specie di canale che porti, poi, direttamente o indirettamente, al Sarno. Questo è quanto emerso da una riunione svoltasi a Napoli, presso la Regione, con un faccia a faccia tra conservieri, il generale dei carabinieri, Roberto Jucci, e la sua équipe. Alla riunione napoletana hanno preso parte il presidente dell'Anicav, Luigi Salvati, che rappresenta la più grande associazione dei conservieri, i rappresentanti degli ambientalisti, i sindacati, il gruppo romano del Noe (Nucleo operativo ecologico), i rappresentanti dei Nas (Nucleo antisofisticazioni) ed i rappresentanti del controllo delle acque sul territorio regionale. «Debbo convenire - ha spiegato il presidente dell'Anicav, Salvati - che a Napoli si è parlato il linguaggio della chiarezza. Tutti si sono convinti che non sono tollerabili dimenticanze e distrazioni. I depuratori bisogna farli funzionare. Acque rosse non potranno più comparire nei piccoli e grandi canali che affluiscono, poi, nella Cavaiola, nella Solofrana e nel Sarno». Si devono anche sorvegliare i pomodori raccolti nei solchi irrigati con l'acqua dei torrenti e dei fiumi. Il generale Roberto Jucci ed il responsabile regionale delle acque, Massimo Ottaviani, si avvarranno dei Nas, del Noe, degli ispettori delle acque e, naturalmente, di tutte le associazione di categoria per eseguire controlli anche giornalieri sugli scarichi. «Chiederemo - hanno ribadito - soprattutto la collaborazione degli interessati, degli operatori economici, dell'intera categoria dei conservieri. Si tratta di compiere ogni sforzo possibile per tutelare la nostra salute e rendere più sano l'ambiente che ci circonda». Su quest'argomento ha manifestato le sue preoccupazioni e perplessità anche il presidente del Consiglio provinciale di Salerno, Rocco Marchese. Negativi i risultati emersi da un monitoraggio ambientale effettuato di recente. «Quello trattato a Napoli - ha detto Marchese - è un argomento di grande interesse sociale. Non lo si può eludere senza venir meno ai doveri di coscienza di chi fa politica». La Commissione si riunirà nuovamente il prossimo 19 maggio.
Fonte: Il Portico
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