Erano all'incirca le 17.30 di ieri, domenica 1 ottobre, quando un diportista a bordo di un gozzo, mentre si dirigeva verso il porto di Cetara, avvistava a circa 300 metri dalla costa un corpo emerso con il volto in acqua a largo di Erchie. Sul posto si è recata subito una motovedetta della Guardia Costiera e, dall'alto, un elicottero Drago 69 dei Vigili del Fuoco. Il cadavere è stato, poi, trasportato al molo Manfredi di Salerno e consegnato sotto la direzione del magistrato di turno alla polizia mortuaria.

È proprio lo stesso specchio d'acqua dove il 14 agosto scorso si era inabissato Manuel Cientanni, il cuoco 29enne di Pontecagnano che, in barca con due amici, un 19enne originario del Marocco e un 33enne dell'est Europa ma da tempo residente in Italia, era caduto dopo una manovra azzardata ed era rimasto ferito mortalmente alla testa dalle eliche del natante prima di sparire. Le ricerche proseguirono per giorni, con avvicendamento di forze e l'ausilio delle più sofisticate apparecchiature per scandagliare il fondale (robot Rov e Side Scan Sonar), senza portare ad alcun esito.

Il corpo è stato recuperato in avanzato stato di decomposizione: addosso un costume bianco e nero, proprio come quello del giovane cuoco. Sulla testa i segni compatibili con quel drammatico incidente della vigilia di Ferragosto.

Sembrano esserci pochi dubbi sulla sua identità. La salma è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno per il riconoscimento.