Oggi le materne e le prime due classi delle elementari sono ritornate a scuola in presenza anche in Campania. Tutte le altre classi delle elementari, le medie e le superiori, invece, continueranno con la didattica a distanza. Il presidente Vincenzo De Luca è stato chiaro: si valuterà il rientro di tutte queste classi solo dopo il 18 gennaio.

Una decisione, quella del presidente campano, che non è andata a genio a Lucia Azzolina. La Ministra dell'Istruzione continua la sua battaglia contro la didattica a distanza e, nei giorni scorsi, in accordo con il premier Giuseppe Conte, ha acconsentito al ritorno in classe del 50% degli studenti, anche quelli delle superiori. Ma molte Regioni (come la Campania) si sono sfilate dall'accordo sulla riapertura.

«Devono spiegarmi - spiega Azzolina - perché, dove è quasi tutto aperto, gli studenti al pomeriggio possono andare a prendere l'aperitivo, mentre non possono andare in classe con la mascherina, l'igienizzante e i banchi separati. Il punto è culturale, non sanitario».

«Nelle Regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. - continua la Ministra - Sono molto preoccupata, oggi la didattica a distanza (dad) non può più funzionare, c'è un blackout della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica».