Una casa d'appuntamenti è stata scoperta dagli uomini della Polizia Municipale di Pontecagnano Faiano, in prossimità della litoranea. Casalinghe avvenenti e clienti facoltosi si incontravano tra le quattro mura di una villetta situata in via Magellano. E proprio in questa casa, gestita dalla 52enne Maria Concetta Cusumano, di Pagani, anche i più «esigenti» potevano usufruire di prestazioni particolari. Tutto avveniva alla luce del sole, ma in una zona più o meno isolata della litoranea di Pontecagnano. Forse sono stati proprio alcuni vicini ad insospettirsi dell'andirivieni di persone. Qualcuno ha pensato bene di rivolgersi ai Vigili Urbani per segnalare questi episodi sospetti. Una «soffiata» che ha consentito alla Polizia Municipale di mettere le mani su un'organizzazione che, almeno a Pontecagnano, riusciva a racimolare 5.000 mila euro al giorno. Un giro d'affari da capogiro, con prestazioni che costavano dai 100 ai 500 euro. Avvocati, ingegneri, commercialisti, medici, imprenditori, commercianti di macchine agricole: sono tutti salernitani, della rispettabile city, i frequentatori della villetta a due piani di via Magellano. Sesso in cravatta: inappuntabili ed insospettabili professionisti amanti delle luci rosse. In manette è finita la "tenutaria" della casa di appuntamenti, la 52enne Maria Concetta Cusumano, di Pagani. Arrivava in litoranea nella villa fittata per due milioni al mese (si cerca il proprietario, un facoltoso cilentano) e dalle 11 del mattino alle 7 di sera - dal lunedì al venerdì, esclusi il sabato e la domenica - gestiva questa casa a luci rosse per vip. L'elenco dei clienti, i biglietti da visita: è tutto nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica, Roberto Penna, che coordina le indagini. La villa di via Magellano (due piani e quattro stanze) ospitava in media quaranta appuntamenti al giorno. L'incasso quotidiano andava dai 4.000 ai 20.000 euro. Era disponibile anche un transessuale, che proprio recentemente aveva cambiato, con un'ardita operazione di plastica, i suoi connotati. Le donne, insospettabili casalinghe e professioniste, arrivavano quotidianamente da Cava de' Tirreni, Nocera Inferiore e Pompei. Ora tremano i frequentatori vip, oltre che le donne delle prestazioni a pagamento. Una di esse, casalinga, sposata e residente a Cava, è svenuta al momento dell'irruzione della Polizia Municipale nella villa. «Mio marito non sa niente», ha sussurrato prima di accasciarsi al suolo.