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Tu sei qui: CronacaCaseificio sversava reflui acidi nei campi e in un canale consortile: la scoperta nel salernitano

Cronaca

Polizia Locale e Guardie AK denunciano imprenditore per illecito smaltimento rifiuti

Caseificio sversava reflui acidi nei campi e in un canale consortile: la scoperta nel salernitano

Il controllo effettuato con l’ausilio della fluoresceina, consentiva di accertare che i reflui una volta raggiunta una vasca esterna, venivano poi ripescati con una pompa sommersa e smaltiti illecitamente nella vasca destinata allo stoccaggio degli effluenti zootecnici per poi essere portati sui terreni aziendali

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 15 settembre 2025 08:04:57

Un nuovo importante risultato a tutela dell'ambiente è stato conseguito stamane dal personale del Nucleo di Polizia Locale di Capaccio Paestum che coordinato dal Comandante Tenente Clelia Saviano e coadiuvato da personale tecnico del Nucleo Provinciale Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos APS, dopo una intensa attività di indagine, sono riusciti ad individuare e segnalare alla Autorità Giudiziaria il titolare di un caseificio nonché gestore di un allevamento zootecnico che tramite un sofisticato sistema di pozzetti e caditoie interrate smaltiva illecitamente da tempo le acque di processo delle paste filate prodotte a seguito della lavorazione del latte unitamente alle acque di lavaggio dei locali e delle strutture e cisterne di refrigerazione il cui lavaggio era assicurato facendo ricorso a sostanze acide.

In particolar il controllo effettuato con l'ausilio della fluoresceina, consentiva di accertare che i reflui una volta raggiunta una vasca esterna, venivano poi ripescati con una pompa sommersa e smaltiti illecitamente nella vasca destinata allo stoccaggio degli effluenti zootecnici per poi essere portati sui terreni aziendali.

Nel prosieguo del controllo gli agenti accertavano altresì che il gestore dell'azienda nella quale erano ospitati diverse centinaia di capi di bestiame, a causa della non perfetta tenuta delle vasche destinate allo stoccaggio degli insilati, ne favoriva l'illecito smaltimento all'interno di un fosso canale in terra battuta, producendo un diffuso fenomeno di inquinamento a causa dell'assorbimento nel terreno e nella conseguente dispersione più a valle all'interno di un canale consortile. In tale circostanza gli agenti avendo accertato anche la detenzione di alcuni cani meticci in condizioni non ottimali, procedevano ad un controllo che consentiva di accertare l'assenza del microchip.

A seguito di quanto emerso gli agenti dopo aver dettato precise prescrizioni per migliorare immediatamente le condizioni di detenzione, procedevano a segnalare quanto accertato all'ASL per quanto di competenza.

Al termine dell'attività il personale operante dopo aver sottoposto a sequestro le pompe elettrice e le condotte interrate che ne consentivano l'illecito smaltimento, alla luce di quanto accertato procedeva a denunciare in stato di libertà il titolare del caseificio, non era in grado di giustificare l'avvenuto smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi ed in particolare i reflui provenienti dalla lavorazione del latte (siero magro, latticello, scotta ed acque di processo delle paste filate) ma anche per aver smaltito illecitamente rifiuti speciali non pericolosi ed in particolare i reflui provenienti dalla lavorazione del latte (siero magro, latticello, scotta ed acque di processo delle paste filate all'interno della vasca destinata allo stoccaggio degli effluenti zootecnici e per aver favorito l'illecito smaltimento dei reflui prodotti a seguito della maturazione dell'insilato (rifiuti speciali non pericolosi), all'interno di un fosso canale presente in prossimità del centro aziendale dove a seguito dell'assorbimento produceva un diffuso fenomeno di inquinamento e più a valle nelle acque superficiali di un canale consortile.

Fonte: Positano Notizie

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