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Tu sei qui: CronacaCaso Boccia-Sangiuliano: «Mi hai sfregiato», «Mi fai diventare una iena». Perquisita abitazione di lei e sequestrato cellulare

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Caso Boccia-Sangiuliano: «Mi hai sfregiato», «Mi fai diventare una iena». Perquisita abitazione di lei e sequestrato cellulare

La denuncia dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano contro l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia rivela dettagli di un rapporto travagliato, con accuse di pressioni indebite, violazioni della privacy e tentata estorsione.

Inserito da (Admin), sabato 21 settembre 2024 22:02:59

Nella denuncia presentata dall'ormai ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, contro la 41enne Maria Rosaria Boccia emergono conversazioni private che gettano luce su un rapporto molto più turbolento di quanto ipotizzato inizialmente. Le chat, pubblicate da La Verità, descrivono presunte «indebite pressioni» da parte della Boccia, che aspirava a diventare consigliera per i grandi eventi del Ministero della Cultura (Mic), ruolo che secondo lei era stato confermato ma poi revocato.

Sangiuliano accusa la donna di averlo «sfregiato» durante una lite a luglio, che gli avrebbe lasciato una cicatrice sulla fronte. Dopo l'episodio, l'ex ministro le avrebbe inviato una foto della ferita, scattata allo specchio, descrivendo l'accaduto come un'aggressione fisica. Nelle conversazioni, la Boccia ammette di averlo portato «a un punto imbarazzante», aggiungendo di essersi trasformata in una «iena» a causa della tensione. Sangiuliano ha espresso preoccupazione per la diffusione di queste chat, che tuttavia sono ora parte integrante della denuncia. Il suo legale, Silverio Sica, ha segnalato possibili reati come tentata estorsione e violazione della privacy. Oltre alla cicatrice, l'ex ministro ha accusato la Boccia di interferire nelle sue attività professionali e di accedere a informazioni riservate legate al G7 della Cultura.

L'ex ministro ha rivelato l'esistenza di una relazione tra i due, mentre l'influencer nega questa versione. Durante il culmine della loro disputa, lei si sarebbe anche impossessata della fede nuziale di Sangiuliano, minacciando di controllare il suo telefono e di spiarlo con un "trojan". Questo avrebbe alimentato il sospetto che la Boccia avesse accesso a conversazioni private, sia personali che istituzionali.

Inoltre, secondo quanto emerso dalle chat, avrebbe richiesto all'ex ministro di firmare un accordo di riservatezza per evitare che la loro storia fosse rivelata: lui ha respinto questa proposta, rifiutandosi di firmare.

Un ulteriore capitolo mai chiarito riguarda una presunta gravidanza. Nonostante le continue richieste di chiarimento da parte di Sangiuliano, la Boccia non ha mai confermato né smentito, insinuando che sarebbe stata disposta ad «andare anche all'estero». Il 2 agosto scorso Sangiuliano digita: «Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me, anzi sarei stato felicissimo». Mentre una settimana dopo lei dice: «Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai nel rispetto di tuo figlio».

L'inchiesta della Procura
La denuncia di Sangiuliano ha accelerato le indagini della Procura di Roma che ha disposto la perquisizione dell'abitazione della Boccia a Pompei. Durante il sopralluogo, gli investigatori hanno sequestrato il suo telefono cellulare e alcuni dispositivi informatici, tra cui degli occhiali smart utilizzati dalla donna per registrare video non autorizzati all'interno della Camera dei deputati.

Gli inquirenti sono ora al lavoro per analizzare il materiale acquisito e chiarire eventuali violazioni delle norme di riservatezza e sicurezza.

Fonte: Il Vescovado

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