Rinviata al 28 ottobre 2009 dalla Procura di Salerno l’udienza per i tre medici della Clinica Ruggiero accusati di omicidio colposo. Un difetto di notifica è stata la motivazione che ha impedito lo svolgimento dell’udienza davanti al giudice dell’udienza preliminare.

I tre medici erano presenti nella sala operatoria della clinica privata dove il 5 giugno scorso perse la vita Eugenio Nunziante Giliberti, 52enne di Solofra. L’imprenditore conciario si era affidato alle cure dell’equipe medica per un’operazione routinaria di implantologia odontoiatrica.

Tragico l’epilogo. Dopo ben 5 ore di sala operatoria, per un’operazione che normalmente ne avrebbe richieste meno della metà, ai familiari giunge la notizia delle cattive condizioni in cui versa Giliberti. Trasferito d’urgenza all’ospedale "Santa Maria dell’Olmo", poiché la clinica non aveva l’attrezzatura specialistica necessaria, l’uomo giunge già privo di vita al Pronto Soccorso. Inutili i tentativi di rianimazione. Sul corpo dell’imprenditore solo i segni del defibrillatore ed un tubo di respirazione infilato in gola come prove utili all’avvio delle indagini da parte della magistratura.

Nelle prime deposizioni i medici riferirono che vi era stato un arresto cardiocircolatorio, sopraggiunto solo al termine dell’intervento. Il pm Rocco Alfano, titolare dell’inchiesta, richiese l’esame autoptico, che portò all’iscrizione nel registro degli indagati del chirurgo, dell’anestesista e dell’infermiera direttrice di sala. Per la Procura la responsabilità dell’accaduto può ricadere solo sui sanitari, che ad ottobre doranno presentarsi davanti al Gup per la sentenza.