Sono la nipote del Generale D.A. Sabato Martelli Castaldi, martire delle Fosse Ardeatine, e scrivo in quanto erede e depositaria dell’archivio storico di mio nonno. Sono indignata per l’assurda e offensiva proposta del Sindaco di Cava de’ Tirreni, città natale di mio nonno. Tengo a precisare che, nonostante il Sindaco mi conosca e sappia bene come rintracciarmi, non si sia preoccupato di sentire il parere della famiglia del suo illustre concittadino Martire delle Fosse Ardeatine.

Nessun’altra città che abbia dato i natali a uno dei nostri Martiri, e al quale ha dedicato una via di Cava ed un busto di bronzo all’ingresso dell’ufficio del Sindaco, si è permessa di osare tanto nell’offesa. Mi stupisce che il Sindaco si preoccupi per la giustizia cristiana e per i diritti di chi nella propria vita non ha avuto questi principi, avendolo dimostrato pubblicamente in più occasioni.

Lasciamo dunque nell’oblio questo personaggio bieco, purtroppo fin troppo presente nelle vite degli Italiani e ahimé nelle nostre famiglie così fortemente colpite. Immaginate cosa voglia dire sapere il proprio marito e padre rinchiuso a Via Tasso e sapere per tutta la vita come sia dovuto morire?

A tal fine includo una fotografia tratta dal nostro archivio. Guardatela (ndr, nel box in alto a destra). Siamo tutti certi di voler perdonare?

Patricia Martelli Castaldi, Nipote del Martire delle Fosse Ardeatine Gen. D.A. Sabato Martelli Castaldi