La Metellia Servizi, società municipalizzata del Comune, si avvia ad effettuare una trasformazione del suo assetto societario. Il piano industriale, che inizialmente doveva passare al vaglio del Consiglio Comunale, è stato approvato dalla giunta con la delibera dello scorso 17 novembre. Ciò che si evince dal provvedimento di giunta è la volontà dell'amministrazione Servalli di trasformare la Metellia in una «holding», che «una volta dotata di un congruo patrimonio, resti completamente partecipata del Comune di Cava».

Contrario a questa operazione il consigliere comunale di minoranza, Marco Galdi, che illustra anche su Facebook i motivi del dissenso. Egli ritiene che, con questo provvedimento, gli sforzi della precedente Amministrazione, che aveva «risanato la Metellia che aveva debiti per oltre 500.000,00 euro» e l'aveva «capitalizzata per oltre tre milioni, attivando il forno crematorio, e ampliandone le competenze», vengano vanificati.

Il nuovo piano industriale, infatti, privatizzerebbe i servizi cimiteriali, «settore da sempre delicato e permeabile ad interessi malavitosi», e l'igiene urbana, «nella misura in cui si isolano i servizi ed i relativi costi, favorendo gli ulteriori passaggi verso la collocazione della società sul mercato (con analoga permeabilità)». Inoltre triplicherebbe le poltrone, «trovando così lo spazio per accontentare gli aspiranti "presidenti", sulle spalle dei cittadini di Cava».

«Come spesso avviene - chiosa l'ex Sindaco di Cava de' Tirreni, - una generazione costruisce ed una distrugge. Fermiamo questo scempio!»